Il blog di Beppe Grillo: “Con gli immigrati tornano le malattie infettive, #tbcnograzie”

Creato il 03 settembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

“Il ritorno delle malattie infettive. #tbcnograzie” è il post pubblicato ieri dal blog di Beppe Grillo.E’ questo il titolo di un post pubblicato da Beppe Grillo sul suo blog ieri in cui si sottolinea come “il Passaparola di lunedì (pubblicato sempre sul blog, ndr) con l’ingresso delle malattie infettive dall’Africa e il contagio di tbc di 40 poliziotti finora accertati è caduto nel nulla. Quando i nostri bisnonni approdavano negli Usa, Paese della Libertà, dopo aver visto la Statua con la fiaccola accesa, venivano subito confinati a Ellis Island in quarantena”, aggiunge.

Il fondatore del M5S, Beppe Grillo (barbadillo.it)

Il post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, dal titolo “Il ritorno delle malattie infettive. #Tbcnograzie”. ”Il passaparola di ieri con l’ingresso delle malattie infettive dall’Africa e il contagio di tbc di 40 poliziotti finora accertati è caduto nel nulla. Come se non fosse un problema nazionale il ritorno di malattie debellate da secoli in Italia. Per la tbc non esiste un vaccino che provveda una protezione affidabile per gli adulti, si trasmette per via aerea e le cure richiedono anni. Vogliamo reimportarla, reimportiamola! Ma facciamolo alla luce del sole, informando la popolazione che alla polizia non vengono forniti neppure gli strumenti minimi di profilassi. Qui per evitare il tabù del razzismo arriviamo alla situazione grottesca degli Stati africani che chiudono le frontiere tra loro per paura del diffondersi dell’ebola, che ha 21 giorni di incubazione, mentre noi le lasciamo spalancate senza fare alcun accertamento medico sui chi arriva da chissà dove nel nostro Paese – si legge ancora sul blog di Grillo -. I triti e ritriti confronti degli italiani come popolo di migranti che deve comprendere, capire, giustificare chiunque entri in Italia, sono delle amenità tirate in ballo dai radical chic e dalla sinistra che non pagano mai il conto e da chi non vuole affrontare il problema. Quando i nostri bisnonni approdavano negli Stati Uniti, Paese della Libertà, dopo aver visto la Statua con la fiaccola accesa, venivano subito confinati a Ellis Island in quarantena”, conclude il post.


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