Il Boa delle Sabbie è tornato

Creato il 05 gennaio 2016 da Kimayra @Chimayra

L'Eryx jaculus o Boa delle Sabbie (Foto: Ansa)

In Sicilia un team di zoologi ha trovato una rara popolazione del cosiddetto Boa delle Sabbie (Eryx jaculus). I rettili risultavano estinti in Italia alla fine del Terziario.
Le prime segnalazioni dell'esistenza di questi antichissimi rettili risale agli anni '30 del secolo scorso in Sicilia. Si pensava che fossero vipere finché una popolazione di questi rettili è stata scoperta a Licata, in provincia di Agrigento. Un team di zoologi del Museo Civico di Storia Naturale di Comiso, dell'Università veterinaria di Messina e dell'Università di Bologna hanno avuto modo di studiare questi rettili e di formulare le prime ipotesi sulla loro provenienza.
Ne sono stati catturati sei esemplari, tre dei quali sono stati tenuti in cattività dagli studiosi e saranno liberati nel loro ambiente non appena saranno conclusi gli studi in corso. Altri tre sono stati trovati morti e sono ora conservati al Museo Civico di Storia Naturale di Comiso.
"E' una scoperta importantissima. - Spiega Gianni Insacco, direttore scientifico del Museo Civico di Storia Natura di Comiso. - Si tratta della prima segnalazione a livello italiano di una specie che nel nostro Paese si riteneva estinta. Eryx jaculus è una delle specie di serpenti più rare in Europa e rappresenta l'unica specie Boa del continente".
L'Erix jaculus sono i leggendari serpenti proiettile, utilizzati dagli antichi Greci nelle battaglie navali. Sono chiamati anche Boa delle Sabbie e sono lunghi circa mezzo metro. Sono innocui per l'uomo e vivono nascosti sotto terra. In Sicilia esiste una popolazione stabile e riproduttiva nel sud dell'isola, in un'area di circa 40 chilometri quadrati nella pianura alluvionale di La Piana, presso il fiume Salso.
Si pensa che i serpenti siano stati "importati" dai Greci per motivi di culto ma anche per scopo bellico. "I Greci erano soliti impiegare serpenti come proiettili da gettare sulle navi avversarie prima dell'assalto, per creare scompiglio e paura. - Dice Insacco. - In genere usavano vipere private del veleno o, in alternativa, specie simili come il Boa delle Sabbie".
Proprio l'area di diffusione di questo antichissimo rettile è stata teatro di due grandi battaglie che hanno caratterizzato la storia della colonia magnogreca di Imera, la prima intorno al 405 a.C. e la seconda nel 310 a.C.