Il Bollalmanacco On Demand: Monster Dog - Il signore dei cani (1984)

Creato il 28 ottobre 2014 da Babol81
Ormai ne sono certa, Obsidian mi odia. Perché altrimenti mi avrebbe chiesto la recensione di Monster Dog - Il signore dei cani (Leviatán), diretto e sceneggiato nel 1984 da Claudio Fragasso, per la rubrica On Demand? La prossima volta toccherà a The Cloth, quindi sarà dalla padella alla brace...

Trama: il cantante Vincent Raven torna al paese natale assieme alla band per girare un nuovo video. Lì si troverà alle prese con un'antica maledizione e cani mostruosi...



Monster Dog - Il signore dei cani è talmente noioso che non ci potrete credere. Uno spera di cogliere l'essenza del trash quando partono le immagini di un video dove Alice Cooper, preda di una terribile Identity Crisis, afferma di essere "sometimes James Bond, sometimes Billy the Kid, sometimes Sherlock Holmes", invece tutto finisce lì e lo spettatore voglioso di trashate rimane a bocca asciutta. Vero è che il vecchio Alice per quasi tutto il film rimane un po' incerto sulla sua vera identità dal momento che se ne va in giro per la campagna inglese (spagnola? Italiana?) con degli abiti da paninaro anni '80 assieme a un paio di sfitinzie e il resto della compagnia dei galli, per poi "ravvedersi" ed indarkettonirsi nel corso di un altro trashissimo video mortalmente vintaggio, ma per il resto si ha davvero tutto il tempo di addormentarsi davanti allo schermo. Moster Dog parte come "film con animali malvagi" per poi diventare bruscamente una noiosissima e pretestuosa pellicola sulla licantropia, un cambio di direzione causato dall'irreparabile guasto dell'animatronic canino presente sul set durante i primi giorni di riprese (addio quindi al Monster Dog del titolo, all'anima della sfiga!!) che ha portato Fragasso a riaggiustare la trama in fieri con salti mortali degni del circo Barnum. In assenza dell'animatronic e per non lasciare che gli attori si girassero i pollici sono quindi stati introdotti un vecchio maniaco menagramo, una cucciolata di teneri cagnussi e, soprattutto, un branco di villici cacciatori di lupi mannari che, già che ci sono, decidono di fare trentuno e picchiare/uccidere anche gli amici del presunto mannaro invece di dedicarsi solo a lui, col risultato che per metà film Cooper e compagnia si chiedono chi sia il licantropo mentre l'altra metà è un blando home invasion dove la gente muore e risorge un po' in base a come le fa comodo. Vi chiedete perché mai la gente del paese accetti tranquillamente la presenza di cani assassini oppure perché mai una delle sfitinzie a un certo punto esca dalla casa per farsi un giretto nella brughiera nonostante ci siano orde di creature fameliche pronte a masticarla? Nah, non lo fate.

Come avrete capito tutte le mie speranze erano racchiuse in Alice Cooper, e invece: sciatto, spaesato, perennemente triste e scoglionato, occupato a leggere libri o ad accarezzare cagnolini, il povero Alice si abbassa al livello del resto del cast, un'accozzaglia di tristi figuri e tristissime figure (di tolla) uno più brutto dell'altro. Come già succedeva in Paganini Horror l'infima regia e l'ancor più infima fotografia portano lo spettatore a pensare che la vicenda si svolga SEMPRE di notte, in realtà è buio solo nella magione di Vincent mentre fuori, nonostante la nebbia, è pieno giorno, quindi evidentemente la villa è protetta da un'enorme cupola in stile The Dome, non vedo altra spiegazione. Il bassissimo budget, oltre alla costruzione di un animatronic che, come si dice dalle mie parti, è durato da Natale a S. Stefano, ha portato anche alla meravigliosa trasformazione licantropica sul finale (non vi dico ovviamente chi sia il lupo mannaro per non "rovinarvi la sorpresa" ma sappiate solo che Joe Dante e John Landis hanno riso proprio tanto quando hanno visto quella sorta di Michael Jackson vomitante trasformarsi in quel modo...) e all'utilizzo di pupazzetti di gommapiuma che gli attori si scuotono violentemente davanti alla faccia per simulare l'attacco di cani rabbiosi. Sul finale, poi, Fragasso e compagnia non avranno più saputo come allungare la broda visto che viene riproposto lo stesso video musicale dell'inizio con l'aggiunta di alcune scene tratte dal film, come una sorta di crudele riassunto di tutta la camurrìa a cui lo spettatore ha dovuto assistere fino a quel momento. Se non è cattiveria questa io non so come chiamarla: ciò vale per Fragasso e anche per Obsidian, ovviamente, che ringrazio tanto ma proprio tanto, 'sta schifezza mi mancava ed è giusto averla recuperata ('tacci tua!)!!!
Claudio Fragasso firma regia e sceneggiatura con lo pseudonimo di Clyde Anderson. Originario di Roma, ha diretto film come Zombie 3, After Death (Oltre la morte), La casa 5, Non aprite quella porta 3, Troll 2 e Palermo Milano solo andata. Anche attore, ha 63 anni.

Alice Cooper (vero nome Vincent Damon Furnier) interpreta Vincent Raven. Ovviamente più famoso come cantante che come attore, ha comunque partecipato a film come Il signore del male, Nightmare 6 - La fine, Horror in the Attic e Dark Shadows. Ha 66 anni.

Pare che la versione giapponese di questo capolavoro sia un po' più lunga, con qualche secondo di gore in più durante l'attacco dei pupazz... ehm, dei cani; tutti in Giappone dunque a cercarla, ma se non avete i soldi per il viaggio e avete amato Monster Dog recuperate tranquillamente Rats - Notte di terrore o qualche altra fragassata a piacere! ENJOY!

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