Il borgo medievale di Collelungo e la sua cantina storica

Creato il 08 luglio 2013 da Nonsoloturisti @viaggiatori

Le giornate del Festival dei 2Mondi di Spoleto vanno avanti frenetiche fra i numerosi eventi in programma e alcuni piacevoli imprevisti, come quello che è successo sabato, quando gli organizzatori di #e20umbria, mi hanno comunicato che saremmo andati a Collelungo per la presentazione del Distretto del Cachemire  all’interno di una delle più antiche cantine dell’Umbria: l’Azienda Agricola Conti Faina.

Non me lo sono fatta ripetere due volte  ed eccomi già in auto fra le dolci colline umbre che si perdono nell’orizzonte. Attraversiamo uliveti, vigneti e splendidi campi di girasole, percorrendo stradine che si snodano fra un paesino e un altro. Poi finalmente arriviamo a Collelungo, piccolo borgo medievale di solo 178 anime, nel comune di Baschi (Terni), costruito intorno a un castello fortificato.

Siamo in un posto da favola e qui sorge un’azienda agricola dalla lunga storia: l’Azienda Agricola Conti Faina, le cui prime testimonianze risalgono al XVII secolo, quando il Conte Zeffirino Farina scrisse una bella pagina della storia del territorio umbro. Il conte portò infatti per primo il concetto di viticoltura specializzata, grazie agli studi svolti in Francia ma anche alla conoscenza del modello toscano, appresa grazie all’amicizia con il barone Bettino Ricasoli.

Qui si producono principalmente vino e olio, anche se una parte del terreno è occupata da un noceto e da un noccioleto dove è possibile dei tartufo. In più, per gli amanti del turismo enogastronomico o del semplice relax, che vogliono fare una vacanza fra le colline umbre, c’è anche la possibilità di pernottare nello splendido agriturismo annesso all’azienda.

La cantina, ancora oggi di proprietà dei Conti Faina, è ospitata negli antichi sotterranei del Castello di Collelungo, location d’eccezione in cui apprendiamo anche le fasi della lavorazione dei capi di maglieria di alta gamma grazie all’azienda umbra Lorena Antoniazzi.

La mia gita inaspettata termina poi con un pranzo buffet all’aperto, su una terrazza naturale con una splendida vista sulle colline umbre, dove assaggio la cucina tipica del territorio come la torta al testo: schiacciata di farina, acqua, olio di oliva, sale e una punta di bicarbonato o di lievito di birra, chiamata così dal “testo”, pietra piatta refrattaria resa rovente dal fuoco che veniva utilizzata originariamente per la sua cottura.

Il pranzo è naturalmente accompagnato dai vini della Cantina Conti Faina, una realtà storica che offre prodotti particolari: innovativi, ricercati e mai banali, frutto di uno studio sul territorio che ha portato alla coltivazione anche di vitigni differenti rispetto a quelli tradizionali umbri. I 25 ettari di vigneto sono infatti costituiti da vitigni di Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Verdicchio e Chardonnay oltre ai più caratteristici Sangiovese e Sagrantino.

Vi è piaciuto il mio piacevole imprevisto? A prestissimo allora con altre sorprese che solo questa esperienza del Festival dei due Mondi di Spoleto mi poteva regalare!


valentinamc

Sono sarda e ho studiato un po’ a Valencia e un po’ a Siena, ma ora vivo a Milano per lavoro. Adoro viaggiare, fotografare e scrivere ciò che vedo e soprattutto assaggio. Scrivo anche su enogastronovie.it, dove io e una mia amica raccontiamo le bellezze dell’Italia e le sue eccellenze enogastronomiche. Qual è mio viaggio tipo? Zaino in spalla, passeggiate nella natura e degustazione di prodotti tipici regionali. Piacere di conoscervi!

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