Il borsino di Greater Noida

Da Carlo69 @F1Raceit
Appunti

Published on ottobre 29th, 2012 | by Giulio Scaccia

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Gp d’India 2012. Poker di Sebastian Vettel con la Red Bull in una gara intensa, che ha visto la grande prestazione di Fernando Alonso.

La Red Bull si conferma la macchina da battere. La creatura di Newey, al limite del regolamento e delle prestazioni, dimostra qualche piccola crepa in gara ma porta a casa l’ennesima vittoria. La Ferrari è viva, pur se sempre inferiore alla vettura angloaustriaca, paga purtorpppo come al solito le cattive qualifiche. McLaren al di sotto delle aspettative in gara, Lotus stabile, Sauber in difficoltà ma soprattutto la Mercedes conferma il momento no. La Force India conferma quanto di buono fatto negli ultimi gran premi.

Analizziamo alcuni dei protagonisti.

In salita

Sebastian Vettel. Poker asiatico del bicampione del mondo, più di mille chilometri al comando. Rivince alla sua maniera, dettando il suo ritmo e rimanendo tutti i giri al comando. Supera un momento difficile quando il fondo della sua vettura inizia a toccare sull’asfalto, ma la gara è dominata. Aumenta il suo vantaggio su Alonso a 13 punti. A tre gare dalla fine va verso Abu Dhabi nella maniera migliore.

Fernando Alonso. Conferma di essere un vero animale da gara. Sorpassa al primo giro Hamilton, dopo qualche tornata Button e nell’ultima parte di gara, sfruttando le difficoltà al Kers di Webber, agguanta la seconda posizione. Tiene aperto il mondiale alla sua maniera. Un vero lottatore, va oltre il limite della macchina, quasi commovente per dedizione, intensità e rabbia. Il mondiale non è chiuso. Raggiunge il suo obiettivo. Ora la Ferrari gli deve dare una mano.

Nico Hulkenberg. Ribadisce quanto di buono fatto nelle ultime gare. E’ davanti al compagno di squadra sia in prova che in gara, tiene un buon ritmo. La sua gara non è appariscente ma efficace.

Romain Grosjean. Finalmente dopo il brutto periodo una buona gara. Parte con gomme dure, combatte, resitiste e sorpassa, tiene fino oltre a metà gara e grazie alla strategia conquista un 9° posto che dà serenità e fiducia.

Bruno Senna. Lotta, sorpassa, recupera posizioni. Nel finale passa Rosberg e coglie un buon 10° posto. Anche per lui una iniezione di fiducia ed un buon viatico per un possibile rinnovo del contratto.

In discesa

Jenson Button e Lewis Hamilton. In realtà il duo McLaren ha poche colpe. Hamilton tira fuori probabilmente il meglio dalla vettura, pur con qualche sbavatura. Button soffre un po’ di più nella gestione delle gomme. Fatto sta che la McLaren perde punti dalla Ferrari nel mondiale costruttori ma soprattuto dal GP d’India esce un dato, forse già scontato: entrambi i piloti sono, matematicamente, fuori dalla lotta per l’iride.

Michael Schumacher. Difficili le prove, subito in difficoltà per un contatto con Vergne che gli ha procurato la foratura di una gomma posteriore. Il lento rientro ai box e una gara attardato e probabilmente con una vettura non al meglio. La sua Mercedes lo abbandona nel finale di gara, ma forse è meglio così. La sensazione è che, ovviamente a livello inconscio, abbia perso in lucidità e concentrazione dopo l’annuncio del ritiro.

Sergio Perez e Kamui Kobayashi. Brutta gara per il duo Sauber. Perez consuma troppo presto le gomme, poi è messo fuori gara da una foratura che gli rovina la macchina. Ma fa molti errori. Il giapponese fa male in prova e non dà segni di vita in gara. Un week end da dimenticare.

Kimi Raikkonen. Tutta la gara dietro alla Ferrari di Massa. Riesce a superarlo al pit stop ma il brasiliano dopo qualche curva si riprende la posizione. E’ ancora matematicamente in corsa, ma il finlandese, per l’ennesima volta, non riesce in nessun acuto. Da lui ci si aspetta molto di più. Un piazzamento di questo genere è inutile in ottica mondiale, se non per alimentare i conti di chi ama la matematica.

Daniel Ricciardo e Jean Eric Vergne. Le loro ali anteriori fanno vittime sul circuito, anche illustri. Fatto sta che, soprattutto per Ricciardo, c’è una inversione di tendenza nei risultati. Dopo una serie di Gran Premi in ripresa, la scuderia di Faenza segna zero punti nella classifica


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