Il Bosone e l'oscurantismo

Da Maestrarosalba
Ora che i riflettori cominciano lievemente ad abbassarsi sulla conferma dell'esistenza del Bosone di Higgs, due parole che mi ronzano in mente da qualche giorno le voglio scrivere.  Due seza esagerare perchè io di scienza a quei livelli ci capisco assai poco.  Il problema è che mi entusiasmo, che m'incuriosco, che vorrei sapere di più di ciò che riesco a vedere,  perchè la curiosità per la scoperta è un fatto normale per tanti, per chi insegna credo è un fatto naturale, in qualche modo connaturato alla persona e al suo ruolo. In questi giorni leggendo i commenti su quanto accaduto al Cern di Ginevra, tra i tanti che hanno accolto positivamente la notizia, altri che giustamente si chiedevano quali conseguenze avrebbe avuto sulle teorie attuali, un gruppo, neppure tanto esiguo, sottolineava pure con poca educazione, l'inutilità della scoperta e lo spreco di denaro pubblico.  Certo non si può giudicare un'intera società per questo, ma neppure si può far finta di nulla. Non si può fingere che quando si è insinuata l'idea che la ricerca sia inutile, dannosa per le finanze e che toglie denaro ad altri bisogni primari, siamo ad una linea di svolta, l'oscurantismo sta tornando (o forse non era mai andato) ha bussato e gli è stata concessa ospitalità.  Nel clima generale di disappunto verso tutto e tutti, nell'indifferenziata contestazione di ogni cosa, anche il lavoro dei ricercatori paga il suo tributo, e lo paga due volte perchè colpito dai tagli, lo paga quando viene negata la sua utilità all'intero del tessuto sociale. Stiamo smettendo di guardare alle cose del cielo, stiamo smettendo di farci domande, di voler capire e conoscere. E non è un traguardo bensì un enorme pericolo, perfino per la libertà. Quando una società, anche se solo in parte e per volontà autonoma, e ricordo che questo ruolo era prima ricoperto da altre istituzioni, sopisce la necessità di conoscenza, ebbene il declino, la decomposizione sono già ad uno stadio avanzato.  Questi discorsi non si fanno davanti ai bambini? Lo spero ma non credo.
Di seguito qualche link per capire cosa è accaduto, le riflessioni di chi ha lavorato al progetto, in realtà quelli che per me sono gli articoli più belli e quelli che mi hanno permesso meglio di capire cos'è accaduto: Da Marco Delmastro qui e qui Da Gianluigi Filippelli qui Da Amedeo Balbi qui  L'illuminante intervista di Matteo Bordone a Balbi qui (che se non si capisce da lì cosa è successo). La pagina aggiornata di Wikipedia
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