Il Brasile invisibile:   disperazione e proteste

Creato il 18 giugno 2013 da Mbrignolo

La protesta della gente a Rio

STORIE (Brasile). L’altra faccia del Brasile. Non c’è solo la Confederations Cup in corso di svolgimento, il Mondiale alle porte e le Olimpiadi distanti solamente due anni e mezzo. Nel paese carioca, infatti, c’è un’intera popolazione che protesta e che scende nelle strade per gridare davanti al mondo il proprio disagio.
E’ così che, dopo 20 anni nei quali il Brasile si è profondamente rinnovato risultando a oggi una delle migliori economie del pianeta, la gente torna a manifestare in piazza e lo fa per questioni serie. Servizi pubblici inefficienti, violenza della polizia e corruzione governativa sono le ragioni che hanno spinto alla protesta più di 200mila manifestanti sparsi per le principali città del grande Stato sudamericano.
Grazie a un fitto tam-tam avvenuto grazie alla Rete, città come San Paolo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte e Brasilia sono state invase dai manifestanti, i quali hanno bloccato le strade creando disagi al traffico. Manifestazioni per la maggior parte pacifiche, ma a Rio e a Porto Alegre ci sono stati anche episodi di violenza con lanci di pietre contro la polizia, incendi e atti vandalici.

La protesta, che oramai dura da due settimane e che trova maggior risonanza proprio grazie ai riflettori che sta attirando la Confederations Cup, si inserisce in un clima di disagio dilagante tra la popolazione a causa delle difficoltà economiche, l’elevata inflazione e l’impennata degli episodi di criminalità.


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