Le spy story di Ian Fleming impegnano l'immaginazione del pubblico, al contrario dei libri di scrittori di grande successo come Eric Ambler e John Le Carré. Ambler e Le Carré fanno l'errore di scrivere thriller molto particolari e interessanti per lettori che amano il brivido; Fleming ha avuto il buon senso di attenersi prediligendo i "deboli di cuore", banalizzando l'azione e il risvolto deduttivo alla ricerca del colpevole. Tutto appare chiaro fin dall'inizio, perché da 007 non ci si aspettano sorprese. I film in cui i sagaci attori Sean Connery, Roger Moore e attualmente Daniel Craig hanno reso i romanzi di Ian Fleming dei bestseller. Non dimentichiamo che il suo primo romanzo, Casino Royale, ebbe scarso successo commerciale e pessime recensioni critiche, prima che approdasse, nel 1962, nelle sale cinematografiche il primo film ufficiale di James Bond, Agente 007 - Licenza di uccidere,
La cosa grandiosa di questo apprezzamento della cattiveria fine a se stessa è che ribadisce la sovranità dell'individuo di fronte alle enormi forze impersonali che lo minacciano oggi (a differenza dei giorni di Gengis Khan, la costruzione delle Piramidi, o la Morte Nera, quando l'uomo comune poteva sentirsi schiavo in un modo significativo piuttosto personale).
Il punto è che il buon intrattenimento espone l'individuo. Ammettendo, esplicitamente o implicitamente, che si ama qualcosa, e si pensa che sia buono, uno stabilisce i propri gusti alle critiche e al possibile ridicolo. Uno rivela se stesso. Si può scoprire che i propri gusti sono condivisi da persone con le quali ci sentiamo socialmente o intellettualmente imbarazzati.
Con una brutta e mediocre storia si può godere di un rapporto molto più rilassato - un rapporto in cui si ha il sopravvento. Fleming ne è il testimone. Invece di stare lì come un campagnolo a bocca aperta, dolorosamente ansioso di sapere quali deduzioni trarre da storie complesse, con i lavori di Fleming e il signor Nessuno 007, si può rimanere sempre sereni. Si resta invulnerabili, come un uomo che ha il buon senso di non innamorarsi. Nessuno si innamora di un romanzo di Ian Fleming. Siamo lì ad aspettare da 007 tutto ciò che abbiamo già immaginato. Il romanzo o il film c'erano già nella nostra testa prima ancora di leggerlo o vederlo. Fleming ha scritto per noi dei mediocri ma indiscutibili romanzi rilassanti. Che viva in eterno nessuno lo sa. Nessuno lo sa meglio del signor Nessuno.