Il buffo evento

Da Lanterna
Giunge un giorno, nella vita di una donna, che è difficile da dimenticare. Anzi, di solito è una notte.
Tipicamente, una notte che segue una sera in cui hai cenato con una pizza al gorgonzola e meringata al cioccolato. Innaffiandole con una birra media.
Ti sei lavata e messa la camicia da notte: non vedi l'ora di farti una bella dormita tra le lenzuola profumate di bucato. E ti parte la prima contrazione.
Tuo marito, che è in piedi dalle 6 del mattino e non desidera altro che chiudere gli occhi, accenna a girarsi dall'altra parte fingendo che sia un crampo. E invece, 5 minuti dopo, un'altra contrazione. Vacca.
Le contrazioni continuano mentre ti fai la doccia e ti asciughi. Anzi, nel tempo che ci metti per essere pronta, gli intervalli si accorciano a 2 minuti.
E tu pensi: che figata, se sono così ravvicinate vorrà dire che mi dilaterò in fretta.
Invece, appena arrivata in ospedale, scopri di essere dilatata di 1 cm. Un pulcioso centimetro.
Ci metterai 10 ore a dilatarti completamente. Nel frattempo tu e tuo marito avrete un sonno atroce, tu farai in tempo ad invocare tutti i metodi di analgesia compresa la morte e l'ostetrico gentile smonterà dal turno.
Lo sostituisce un'ostetrica tosta ed energica, che si presenta dicendoti che i suoi 2 figli sono nati di 4,5 e 4,3 kg e li ha partoriti con parto naturale. E tu, che ormai hai perso da un pezzo ogni ritegno, esclami: sono in mano a una pazza!
Quella pazza ti guida nelle spinte finché non vede la testa di tua figlia e a quel punto andate in sala parto: tu a piedi nudi, lei tenendoti una pezza tra le gambe per evitare che Amelia si perda per la strada.
Quella pazza fa nascere la tua prima figlia presto e bene, conquistandosi la tua eterna gratitudine e il diritto di ricamarti la patata.
All'uscita dalla sala parto, trovi 3 persone ad aspettarti:
- la tua ginecologa, che si complimenta con te per il parto da manuale (dell'Inquisizione?)
- tuo marito, che si addormenta all'istante sulla sedia
- tua figlia, che ti rapisce il cuore a tradimento.
E da quel giorno capisci che la tua vita non sarà più la stessa. E che per un po' sarà meglio evitare la pizza al gorgonzola.