Il carcere di Long Kesh
La questione irlandese si è protratta per secoli. E’ divenuta più acuta dopo l’indipendenza irlandese dal dominio inglese e la proclamazione della Repubblica con capitale Dublino. Le sei contee dell’ Ulster (regione del nord – est dell’ Irlanda), a maggioranza protestante, sono state quasi “sacrificate” dalla Ragion di Stato, sia da parte dell’Irlanda sia da parte della Gran Bretagna: la Gran Bretagna non avrebbe mai potuto tollerare che queste sei contee, con una popolazione per lo più di confessione religiosa cristiana anglicana, venissero “incorporate” in uno Stato di religione cattolica e con una costituzione ispirata ai principi del Cattolicesimo romano, mentre una Repubblica d’Irlanda, completamente cattolica e governata quasi da una religione di Stato dipendente dal papato di Roma, avrebbe avuto dei seri problemi con delle contee (province) con una popolazione professante, per la maggiore, l’anglicanasimo. Il problema si fa spinoso e imbocca strade del tutto impreviste: viene creato, ad esempio, un esercito clandestino che lotta per l’indipendenza di queste sei contee dal governo ufficiale britannico e, allo stesso tempo, si occupa della difesa dei diritti civili e politici della minoranza cattolica. Si tratta, come già accennato, dell’ IRA (Esercito Repubblicano Irlandese), che diventerà famoso nel mondo e che porterà avanti una strategia del terrore legata alle bombe e agli attentati, al quale il governo inglese non riconoscerà mai lo status di esercito, ritenendo i suoi membri solo dei semplici terroristi da internare, se catturati, in prigioni speciali o in campi di concentramento e da perseguire anche con la tortura, se necessario. Fortunatamente, oggi le cose, in Ulster, sono migliorate di molto grazie anche a personaggi come Gerry Adams, leader dello SINN FEIN (NOI SOLI) il partito repubblicano cattolico costituitosi in Ulster per dare una risposta non violenta e politicamente riconosciuta all’ intera questione, il quale, nell’ aprile del 1998, ha firmato i famosi e importanti “accordi di pace di STORMONT” insieme all’ allora primo ministro inglese Tony Blair, al primo ministro della Repubblica d’ Irlanda Bertie Ahern e al leader del partito protestante oltranzista dell’ Ulster (DUP) David Trimble, ponendo fine a decenni di attentati, di azioni violente e di violazioni dei diritti umani da una parte e dall’ altra (quella cattolica e quella protestante). Nel leggere, ora, nel 2012, i versi di questa poesia si rimane sconcertati, almeno all’ inizio, ma poi si pensa che nel mondo esistono ancora prigioni o campi di concentramento come Long Kesh, dove spesso non si fa molta differenza fra un terrorista vero o uno presunto tale, e che il terrorismo purtroppo, per ragioni varie e diverse, esiste su scala globale. Vi è, in ultimo, la forza di coesione della Poesia che dà, in chi la scrive e in chi la legge, il coraggio necessario di resistere in situazioni difficili, spesso penose ed estreme… di resistere sì, per vedere finalmente spuntare un’alba che non sia più falsa nel cielo della notte.
Francesca Rita Rombolà
Il famoso gruppo rock irlandese degli U2 ha dedicato una canzone di grande successo ad un evento di sangue accaduto in Ulster: la famosa ” Bloody Sunday ” la Domenica di Sangue, nella quale ci sono stati gravi atti di violenza nella città di Derry (Irlanda del Nord) il 30 gennaio 1972, a causa del 1° Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell’Esercito inglese che aprì il fuoco contro una folla di manifestanti per i diritti civili, e ne colpì 26. Il testo della canzone degli U2 è molto toccante, immediato, di denuncia e di rifiuto della violenza da qualunque parte essa provenga. Eccone, di seguito, l’ inizio insieme al ritornello:
I can’ t believe the news today / I can’ t close my eyes and make it go away / How long, how long must we sing this song? / How long, how long? / ‘ cos tonight / we can be as one, tonight. / Sunday bloody Sunday / Sunday bloody Sunday / Sunday bloody Sunday / Oh let ‘ s go.
Non riesco a credere alle notizie oggi / Non posso chiudere gli occhi e farle andare via / Per quanto, per quanto dovremo cantare questa canzone? / Per quanto, per quanto? / Perchè stanotte / noi possiamo essere uniti, stanotte. / Domenica, Domenica di sangue / Domenica, Domenica di sangue / Domenica, Domenica di sangue / oh su andiamo.
LONG KESH
( Sulla strada di Belfast )
Da lontano
le luci di Long kesh
Creano un’ alba falsa
Nel cielo della notte
Ma sopra Long kesh
Non splende l’ alba
Mai
Sebbene migliaia di luci ardano là
Stanotte,
E’ il posto più buio
D’ Irlanda.
Di tutta Europa.
Davanti a quel bagliore
Ci si ferma.
Come davanti alla porta
Dell’ inferno.
Improvvisamente soli,
nel terrore
E nella disperazione.
Poesia di MADRA RUA (poeta irredentista irlandese) citata da Gerry Adams, leader dello SINN FEIN partito repubblicano cattolico dell’ Irlanda del Nord, nel suo libro di memorie dal titolo GABBIA UNDICI edito in Italia da Edizioni Memoria.
L'autografo di Gerry Adams, incontrato da Francesca Rita Rombolà a Dublino nel 2000