IL BUIO OLTRE LA SIEPE-Recensione Blog dei Lettori Estinti

Creato il 17 novembre 2015 da Blog Dei Lettori Estinti @lettoriestinti

Era da tanto tempo che volevo leggere questo libro ed ora che l’ho fatto non vedo l’ora di posso condividerlo con voi!

Harper Lee è nata a Monroeville nell’Alabama nel 1926.Studiò legge e poi si impiegò a New York presso una compagnia aerea. Amica di Truman Capote da quando aveva tre anni,fu consigliata da lui a mettere per iscritto i racconti che lei andava facendo della propria infanzia. Un giorno,abbandonò il suo impiego per scrivere il suo libro:nacque così Il buio oltre la siepe che le valse un immediato e strepitoso successo di pubblico e il premio Pulitzer 1960.
Nel 2007 le è stata conferita dal presidente Bush la prestigiosa Medaglia della Libertà per i suoi meriti letterari.

BREVE TRAMA
In una cittadina del “profondo” Sud degli Stati Uniti l’onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d’ufficio di un negro accusato di violenza carnale;riuscirà a dimostrarne l’innocenza,ma il negro sarà ugualmente condannato a morte.
La vicenda,che è solo l’episodio centrale del romanzo,è raccontata dalla piccola Scout,la figlia di Atticus,un Huckleberry in gonnella,che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso,testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai ad essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce,ironico e pietoso,rivive il mondo dell’infanzia che è un po’ di tutti noi,con i suoi miti,le sue emozioni,le sue scoperte.

Dire che questo libro mi è piaciuto è qualcosa di semplice, dire invece che mi ha trasportato letteralmente negli Stati Uniti degli anni 30 è qualcosa che non succede con tutti i libri. La protagonista e voce narrante è Jean Louise(Scout),una ragazzina vivace e diversa dalle ragazze della sua età,che ci parla della realtà in cui vive così come la vede lei senza filtri di nessun genere,anche se è dura, infatti il libro è stato pubblicato quando era ancora in atto la segregazione razziale. Accanto al tema forte del razzismo,c’è anche quello della paura del diverso(xenofobia),incarnato da Boo Radley,vicino di casa di Scout e Jem.

<<Boo era nostro vicino.Ci aveva regalato due figurine di sapone,un orologio rotto con la catena,un paio di monetine portafortuna,e le nostre vite.Ma i vicini ricambiano i doni.Noi,invece,non avevamo mai rimesso nel tronco dell’albero quel che vi avevamo preso:non gli avevamo regalato niente,e questo mi rendeva triste.>>

Interessante è vedere il rapporto che lega il padre Atticus e i figli,Jem e Scout,che dimostrano che la vita sarebbe migliore se fossero i bambini a cambiare le cose,gli unici in grado di superare i pregiudizi e di giudicare la realtà così com’è,perchè sia Jem che Scout vedono i fatti che accadono nel loro quartiere e sanno giudicare ciò che è giusto e ciò che non lo è in confronto agli adulti.

<<Quando sarai grande vedrai tutti giorni uomini bianchi che ingannano i neri;ma voglio dirti una cosa,e non dimenticarla mai:se un bianco fa una cosa simile a un nero,chiunque egli sia,per quanto sia ricco o appartenga alla migliore famiglia,quel bianco è un disgraziato>>

Questo libro l’ho letteralmente divorato fin dalla prima pagina,anche ora che,purtroppo,l’ho finito i suoi personaggi,la loro storia sono ancora dentro di me perchè è impossibile non innamorarsi di loro.
Lettori siete in cerca di un libro che vi faccia innamorare,questo è quello che fa al caso vostro! Fidatevi di me e se qualcuno vuole lasciare un commento qui sotto è libero di farlo.

<<Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere,non seppi di amare la
lettura.Si ama,forse,il proprio respiro?>>


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