L’Istituto sta inviando il cosiddetto “Bustone” per la raccolta delle dichiarazioni reddituali e delle altre dichiarazioni di responsabilità da parte dei titolari delle prestazioni assistenziali per l’anno 2014.
A seconda delle situazioni personali, quest’anno il plico inviato contiene i seguenti documenti:
- la lettera di presentazione, diversificata per i residenti in Italia e all’estero, con una breve informativa sui servizi online a disposizione del cittadino;
- il modello RED italiano o modello RED estero, con le relative istruzioni per la compilazione;
- il modello 503 AUT;
- la richiesta di integrazione delle informazioni relative alla campagna RED 2012 (anno reddito 2011);
- i modelli di dichiarazione per i titolari di prestazioni assistenziali;
- il modello per indennità di frequenza.
La comunicazione è personalizzata in funzione delle dichiarazioni richieste ed è corredata con le stringhe necessarie all’acquisizione delle informazioni da parte degli intermediari abilitati.
Ogni richiesta reca la data entro la quale deve essere restituita la dichiarazione.
Ora mi chiedo: in un paese dove ormai ogni dato va comunicato, dove esistono molteplici canali dai quali attingere situazioni di reddito, di depositi bancari, di risparmi e di debiti, perché complicare la vita a un pensionato che vive della pensione e che ha avuto la malaugurata idea di comperarsi la casa? Ah già dimenticavo: le prestazioni assistenziali sono state date un po’ alla “carlona” (per non usare epiteti poco consoni a una signora) e quindi cerchiamo in tutti i modi di raccattare le briciole, anziché cercare chi usufruisce di agevolazioni senza averne il minimo diritto.
APT per Finanza in Chiaro