Il cacciatore del buio di Donato Carrisi

Creato il 07 novembre 2014 da Nasreen @SognandoLeggend

Il cacciatore del buio

di Donato Carrisi

Titolo: Il cacciatore del buio
Autore: Donato Carrisi
Serie: //
Edito da: Longanesi (Collana: La Gaja Scienza)
Prezzo: cartaceo 18,60 € // 9,99 ebook
Genere: Thriller, Giallo
Pagine: 450 p.

  

Trama: «Se non sarà fermato, non si fermerà.» Non esistono indizi, ma segni. Non esistono crimini, solo anomalie. E ogni morte è l’inizio di un racconto. Questo è il romanzo di un uomo che non ha più niente – non ha identità, non ha memoria, non ha amore né odio – se non la propria rabbia… E un talento segreto. Perché Marcus è l’ultimo dei penitenzieri: è un prete che ha la capacità di scovare le anomalie e di intravedere i fili che intessono la trama di ogni omicidio. Ma questa trama rischia di essere impossibile da ricostruire, anche per lui. Questo è il romanzo di una donna che sta cercando di ricostruire se stessa. Anche Sandra lavora sulle scene del crimine, ma diversamente da Marcus non si deve nascondere, se non dietro l’obiettivo della sua macchina fotografica. Perché Sandra è una fotorilevatrice della polizia: il suo talento è fotografare il nulla, per renderlo visibile. Ma stavolta il nulla rischia di inghiottirla. Questo è il romanzo di una follia omicida che risponde a un disegno, terribile eppure seducente. E ogni volta che Marcus e Sandra pensano di aver afferrato un lembo della verità, scoprono uno scenario ancora più inquietante e minaccioso. Questo è il romanzo che leggerete combattendo la stessa lotta di Marcus, scontrandovi con gli stessi enigmi che attanagliano Sandra, vivendo delle stesse speranze e delle stesse paure fino all’ultima riga. E non dimenticherete più.


                       di Simog55

Non esistono indizi ma segni. Non esistono crimini, solo anomalie.
E ogni morte è l’inizio di un racconto.
Questo è il romanzo di un uomo che non ha più niente – non ha identità, non ha memoria, non ha amore né odio – se non la propria rabbia…
E un talento segreto.

Ormai penso di poter affermare un dato di fatto: Donato Carrisi è una certezza!

Dopo aver letto tutti i suoi libri ed essermi lasciata coinvolgere dalle sue storie emozionanti ed emozionali sento di poter consigliare con tranquillità questo scrittore italiano – una nostra “eccellenza” – ad occhi chiusi.

In questo bellissimo thriller Carrisi riprende in mano i “fili” delle esistenze di due personaggi, Marcus e Sandra, che abbiamo conosciuto nel precedente romanzo “Il tribunale delle anime“, e ci accompagna in un viaggio nel mondo del crimine e dell’animo umano.

Marcus è un prete, per la precisione un penitenziere, ed ha un carisma particolare: vede cose che altri non vedono.

Lui vedeva ciò che gli altri non vedevano. Lui vedeva il male. Riusciva a scorgerlo nei dettagli, nelle anomalie. Minuscoli strappi nella trama della normalità. Un infrasuono nascosto nel caos. Gli capitava continuamente. Anche se non avesse voluto quella dote, ce l’aveva.

Sandra è una fotorivelatrice della polizia, “fissa” con le sue immagini quello che vede su di una scena del crimine, ed anche lei ha imparato a guardare al di là di quello che gli occhi percepiscono oggettivamente. È una donna che ha molto sofferto e faticosamente ha ricominciato a vivere un’esistenza più normale anche con l’aiuto di un nuovo compagno, Max.

Un nuovo crimine efferato riunirà la coppia sulle tracce di un assassino intelligente, sfuggente e misterioso che sembra godere del portare scompiglio a tutte le forze di polizia schierate in campo per poterlo fermare.

“Chi?”
Era la domanda ricorrente nelle teste dei presenti. Chi era stato l’artefice? Chi l’aveva voluto?
Quando non si può dare un volto al mostro, chiunque gli somiglia. Ci si guarda l’un l’altro con sospetto, chiedendosi cosa si nasconda dietro l’apparenza, consapevoli di essere osservati con la stessa domanda nello sguardo.
Quando un uomo si macchia di un crimine tremendo, il dubbio investe non soltanto lui bensì il genere umano a cui appartiene.

Anche in questo romanzo ritroviamo la classica costruzione a “scatola cinese” che Carrisi predilige; ogni volta che vi sembra di aver finalmente intuito qualcosa ecco che subito tutte le carte vengono rimescolate in un nuovo scenario pieno di sorprese: una lettura entusiasmante e mozzafiato che vi lascerà fino all’ultima scena – spiazzante – con il fiato sospeso.

Come già ci ha ampiamente dimostrato con i suoi precedenti lavori, anche “Il cacciatore del buio” è una discesa, direi negli inferi, dell’animo umano. Tutte, ma proprio tutte le emozioni, i sentimenti, i sogni di ogni uomo, o donna, vengono filtrati dallo sguardo dello scrittore attraverso gli occhi dei protagonisti, e di nuovo rimarrete stupiti dalla grande umanità di questo autore che riesce a parlare di situazioni terribili sempre con grandissimo rispetto, sia dei fatti che del lettore.

Il bene, il male. La giustizia ed il crimine. Il sacro ed il profano. Preparatevi a terminare questa lettura senza avere più certezze…

Altro aspetto che mi ha di nuovo affascinata, come per il precedente romanzo, è come Roma sia parte integrante di questa storia. Una vera co-protagonista con le sue strade, le sue piazze, soprattutto in veste notturna, che fa da spettatrice all’orrore quotidiano che noi esseri umani perpetuiamo costantemente giorno dopo giorno.

Una “Grande bellezza”, questa volta letteraria, che non mancherà di affascinare.

Consigliatissimo 


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