Per questo episodio del nostro Caffè Videoludico vogliamo cambiare un po’ le regole e chiamarlo Cinematografico. Perché? Beh scopritelo ne “Il Caffè Cinematografico”.
Claudio di Biagio è un esponente di Youtube Italia molto importante. Qualcuno si ricorderà di lui perché è apparso in Lost in Google e Freaks e qualcuno lo conosce per i suoi video personali, che sicuramente sono quelli più divertenti e interessanti. Claudio è anche il regista del film indipendente dedicato a Dylan Dog. Un progetto nato e sostenuto grazie al sistema del crownfunding e che ha riscosso un enorme successo non solo tra i fan, ma anche tra i vari autori di Bonelli Editore (l’editore di Dylan).
Durante la conferenza tenutasi al Comicon Claudio di Biagio, Luca Vecchi, Valerio de Benedetto e nientedimeno che Roberto Recchioni, il curatore della serie Dylan Dog e il creatore di John Doe si è parlato di alcuni aspetti particolari di tutta la vicenda. Ad esempio si è parlato del copyright, che essendo in mano agli americani (parliamo della versione cinematografica) non può andare al lavoro italiano (che sicuramente sarà più meritevole dell’abominio creato dai BIG). Nonostante tutto, però, Sergio Bonelli editore è interessato all’opera e sostiene i ragazzi a distanza. Lo stesso Roberto Recchioni ha spiegato che anche se all’inizio i dubbi erano tantissimi, con il tempo tutti questi si sono dileguati lasciando lo spazio alla certezza che il film è il lavoro dei veri fan per i fan. E non è roba da poco, diciamoci la verità.
Il film sarà visibile gratuitamente su Youtube a partire (si spera) dall’autunno 2014 e sarà presente in forma integrale al Lucca Comics and Games Show. La cosa interessante della pellicola è l’ambientazione. Il film è ambientato nella capitale italiana infatti, senza usare l’escamotage di alcune vie per emulare L’inghilterra. Una sincerità che piacerà sicuramente ai più.
Di seguito trovate una piccola parte dell’intervista con le domande più salienti.
Domanda: Bonelli ha fatto qualche pressione per quanto riguarda il copyright?
Risposta: Siccome non ha il copyright ci ha solo sostenuto e ci accompagna in modo ufficioso, però apprezza molto il progetto. Questo ci rende molto felici. Noi dall’altro canto abbiamo reso il progetto libero e plausibile, perché è bello che la gente lo potesse trovare in internet.
D: Dylan Dog non è solo un personaggio di finzione, ma quasi un maestro di vita. Cosa rappresenta per te?
R: Rappresenta una delle prime cose che ho adorato. Io leggo Dylan Dog da quando… da quando leggo e quindi è una mia grande passione e l’unico modo di fare un qualcosa di bello è quello di metterci molta molta passione.
D: Cosa volete trasmettere con questo film?
R: Possiamo farcela, tutti. Facciamo e cambiamo sto cazzo di paese.
D: Grazie mille e a presto.
R: Grazie a voi, alla prossima.