Il caffè della domenica con le amiche

Creato il 30 gennaio 2011 da Rossellamartielli
Quando andavo a scuola odiavo la domenica. Non chiedetemi perché. Forse non lo so nemmeno, o forse è solo troppo personale ad dirsi qui. Sta di fatto che la odiavo, e accoglievo il lunedì come una benedizione, nonostante la scuola, i compiti e le levatacce al mattino (sì, sono una pigrona).Negli anni la mia insana passione per il lunedì è rimasta - ho cercato più volte di spiegarmela, l'ipotesi più sensata è che vedo ogni lunedì come una sorta di nuovo inizio, il giorno che apre un nuovo ciclo in cui poter sovvertire l'andamento delle cose (illusa) - mentre l'odio per la domenica è andato scemando sempre più, fin quasi a esaurirsi. Anche qui per motivazioni estremamente personali e sospetto in parte inconsce.Sta di fatto che a oggi per me la domenica è una giornata estremamente piacevole, in cui rilassarsi e perdersi in fantasie più o meno realizzabili. Ma il momento in assoluto più bello della domenica è il caffè pomeridiano con le mie amiche. E già sul caffè, ci sarebbe da aprire un capitolo intero... a costo di sfiorare il cliché, non è forse vero che la maggior parte degli scrittori sono coffee-addicted? Mi rifiuto di credere che sia solo una trovata pubblicitaria dell'Hag. E i gatti allora? Non vorrete dirmi che il miglior amico di uno scrittore è il cane, vero? Bando alle ciance, scrittrice o no, I love coffee.Come spiegare a chi non lo beve la magia del suo profumo al mattino, quell'odore di fornelli bruciacchiati, colazione, fumo e cielo assonnato che si risveglia dopo la lunga notte? Aprire gli occhi e sentire l'odore del caffè, c'è forse un risveglio migliore? (Sì c'è, e voi lo sapete meglio di me. Ma in questa sede non è il caso.) E il poi quel gusto caldo che sembra quasi scorrere nelle vene, che ti trasmette una scarica insieme di adrenalina e conforto; è voglia di fare, energia, calore, buonumore e forza. Non importa quanto ti senti uno straccio al mattino... sta' sicuro che dopo un bel caffè caldo starai sicuramente meglio.Ma il caffè è impagabile anche come breack tra un capitolo e un altro, tra una frase che proprio non vuol suonare bene e una sensazione che non riesci a ingabbiare in nessun aggettivo.

Il mio Mac, una trama ancora da svelare... e una tazza di caffè

Peccato che sono proprio quelle le sensazioni più belle: quelle che ti appartengono solo per qualche secondo, poi volano via, libere e sconosciute, lasciandoti un vago ricordo che sfumerà fino a perdersi del tutto quando cercherai di farlo tuo. Forse Dio ha deciso che quelle sensazioni non appartengono a nessuno, e possono essere nostre solo per brevi istanti. O forse sono talmente abbaglianti che il cervello non può sopportarle, né tanto meno il linguaggio può imbavagliarle. Ma non divaghiamo. dov'eravamo rimasti? Ah sì, il caffè. Il caffè e lo scrittore, nella fattispecie io.Anche il caffè ha un senso diverso a seconda dei momenti e delle persone. Il mio caffè della domenica alle volte riesce perfino a riscattare una settimana di m... puntini puntini. E sì perché passare del tempo con loro, le mie amiche di sempre, davvero non ha prezzo. Ci raccontiamo, ci confortiamo, ridiamo e perché no, spettegoliamo in abbondanza... cambiano gli ingredienti e anche le quantità, a seconda degli eventi e degli stati d'animo, ma quello che non cambia, e spero non cambierà mai, è la silenziosa complicità, il gioioso senso di aspettativa, la voglia tutta al femminile di ritrovarsi e poter essere sé stesse almeno per un po', almeno fino a quando toccherà indossare di nuovo la maschera di brave fidanzate/lavoratrici/studentesse/figlie e quant'altro. Alla faccia di chi non crede all'amicizia tra donne!E Dio benedica il caffè.

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