Il Calcio, un'istanza profonda

Creato il 29 agosto 2012 da Stanza51 @massimo1963
Si può restare indifferenti difronte al football ma non si può disconoscerne l'importanza nè tantomeno la profondità di campo che offre a tutti coloro i quali possiedano sensibilità artistica e letteraria.  Ogniqualvolta si assiste a levate di scudi anti calcistici, vuol dire che si è in presenza di professionisti dell'irrealtà: sono tali coloro che vivono con estrema parzialità e nessuna obiettività le cose concrete della vita e non hanno dunque bisogno di una rappresentazione sacra come la partita di calcio per dar sfogo al proprio randagismo. Non voglio scomodare Dostoevskij e la sua idea di ipercoscienza riferibile solo e soltanto all'uomo apparentemente cinico e abietto. Mi limiterò a citare un grande tifoso, Pier Paolo Pasolini, che collocò il football tra le grandi passioni della sua vita. "Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro".