

Un libro di racconti che segna il ritorno alla narrativa del filosofo Ermanno Bencivenga e che attinge a piene mani da esempi di vita quotidiana per tratteggiare un grande affresco del rapporto degli italiani con la propria casa.

In difesa di Leopardi, l’amico Giordani testimoniò nel 1840 che «la sua religione, come la sua letteratura» era non sacrilega bensì «diversa» da quella dei suoi avversari. L’ordine dei fati e altri argomenti della «religione» di Leopardi indaga tale diversità intorno alla quale si osteggiarono, anche per assoggettarla ai loro propositi, classicisti e romantici od opposte schiere confessionali e laiche.

È l'estate del 1938. Nissim è un ebreo greco, da pochi anni trasferitosi in Italia. Le sue capacità gli hanno permesso di raggiungere la tranquillità economica. L'apice del suo successo è una casa di mattoni rossi che sorge nella via più elegante di Riccione, di fronte alla spiaggia e, soprattutto, a pochi metri dalla villa dell'uomo più potente dell'epoca: il Duce.
Sappiamo bene come gli orizzonti insieme tenebrosi e solari dell'immaginario collettivo rappresentino il grande deposito di ciò che siamo nelle profondità più remote dell'io: vi hanno spazio fiabe, credenze, miti, religioni, l'essenza più segreta dei singoli e delle comunità, capaci di svelare i sogni e le speranze, le angosce e i tremori, le attese e le cose bramate e più in generale una parte fondamentale della cultura popolare.
Le
maratone letterarie dedicate ai grandi classici della letteratura occidentale proseguono anche quest’anno al Caffè
Letterario di Lugo con la lettura dei “Canti” di Giacomo Leopardi. “Se c'è
un poeta moderno la cui opera dia l'impressione di muoversi a un tempo, per un
miracoloso dono d'ubiquità, nelle sfere ideali che abbiamo simboleggiato con le
formule di canzoniere e poesia pura, quel poeta è Giacomo Leopardi.”
(Renato Poggioli)
Scrittura e immagine: un matrimonio felice. A
un anno dalla scomparsa del grande regista, letterato e storico del cinema
Carlo Lizzani, ne parlano: Roberto Chiesi, responsabile Centro Studi Pier Paolo
Pasolini della Cineteca di Bologna, e gli scrittori Francesco Lizzani e Maria
Jatosti. Durante la serata sarranno proiettati alcuni brani del film “La vita
agra”, (1964), diretto da Carlo Lizzani con Ugo Tognazzi e Giovanna Ralli
La storia di tre generazioni della famiglia
Hinner, che dalla Germania di Hitler arriva all'Italia dei giorni nostri. A
parlare è Hilde, testimone della sua stessa esistenza, ribelle inerte nel mondo
progettato dal padre, dai padri. La sua voce, ora laconica ora straripante,
narra ottant'anni di vicende private intimamente intrecciate al Novecento,
«all'alba dei grandi magazzini», al turismo di massa, all'ossessione del corpo.
Dopo aver indagato i
disastri della politica culturale italiana nelle Pietre e il popolo, Tomaso Montanari scrive un libro ancora più
affilato: un pamphlet per invitarci a una vera rivoluzione non soltanto contro
chi saccheggia le biblioteche o deturpa il paesaggio, ma contro chi non educa
all’amore per la bellezza. Istruzioni per l’uso del futuro è
un piccolo alfabeto civile: ventuno voci che ci mostrano come per trasformare
un paese non bastano le nostalgie o le indignazioni ma servono responsabilità e
conoscenza.
Questo libro vuole essere una bussola. E come
tutte le bussole punta a stabilire in modo preciso alcune direzioni all’interno
di un territorio vasto e complesso quale può essere la vita di un uomo come
Tiziano Terzani.
Una serata musicale conviviale dedicata al
volume realizzato dall’IBC (Istituto per i beni artistici culturali e naturali
della Regione Emilia-Romagna) per celebrale l’albero, il verde, la natura
attraverso l’Arte, la letteratura e la musica con un menù ovviamente strettamente
vegetariano.
“Tutte le speranze” non è una semplice
biografia, ma il racconto curioso e appassionato di chi, come Paolo Di Paolo,
pur non avendo conosciuto Montanelli, ne ha seguito le tracce come il
protagonista di un romanzo d’avventura. Indro Montanelli è stato il più grande
giornalista del Novecento. Più gli anni ce lo allontanano, più viene facile
leggere la sua esistenza come un romanzo storico.
Il libro raccoglie una serie di ritratti
fotografici in bianco e nero di Daniele Ferroni effettuati a 65 poeti, in circa
nove anni di attività. "Un lavoro che
interessa un'area che comprende la Romagna, con le sue provincie, e una
parte del territorio bolognese,e i cui protagonisti hanno un'età che va dai
diciotto ai novant'anni. La mostra rimarrà in esposizione nella hall dell’Hotel
Ala d’Oro fino al 6 gennaio.
Il sassofonista Silvio Zalambani, e il
pianista Federico Lechner in un concerto dove il tango argentino incontra il
jazz. Un'occasione rara per ascoltare Lechner, argentino di nascita cresciuto a
Madrid, uno dei piu' amati musicisti e compositori della scena spagnola.
Idealisti usciti sconfitti da una rivoluzione fallita, romantici perduti dietro un amore impossibile, balordi in fuga dalla giustizia, affamati in cerca di un lavoro e di uno stipendio: la Legione straniera è tutto questo, un miscuglio di uomini diversi per motivazioni e provenienze, ma tutti ugualmente irrequieti, malinconici, feroci. Sin da quando venne costituita nel 1831 da re Luigi Filippo "Égalité", la Legione è stata lo specchio delle turbolenze del mondo.
Finora mancava uno studio d'insieme sulla paranoia collettiva, rimasta terra di nessuno tra le discipline psichiatriche e quelle storiche. Per primo lo psicoanalista Luigi Zoja ricostruisce la dinamica, la perversità e insieme il fascino, l'assurdità ma anche la potenza del contagio psichico pandemico, in un saggio innovativo che attinge a vastissime competenze pluridisciplinari. Improvvisamente, vediamo con occhi diversi eventi che credevamo di conoscere, e comprendiamo quanto i paranoici di successo, Hitler o Stalin, fossero tali per la loro capacità di risvegliare la paranoia dormiente nell'uomo comune.