MASSIMO DONA’
“Filosofia dell’errore”
(Milano, Bompiani, 2012)
Introduce Giovanni Barberini Sarà presente l’autore
La comune definizione di errore è ritenere vero ciò che è falso o falso ciò che è vero, ma i filosofi ci hanno insegnato che uno “sbaglio” non è soltanto un “abbaglio”, ma qualcosa che investe in modo più radicale la nostra esistenza: per camminare dritto sulle proprie gambe, infatti, ognuno di noi ha dovuto prima inciampare molte volte. Così l’errore si mostra come una delle figure del pensiero che investe più àmbiti del sapere umano, capace di incrociare concetti fondamentali come “opinione”, “colpa”, “dolore” e “felicità”.
Serata Musicale-Conviviale
“Amore & Eros”
Con Benny P (Voce) e Corrado Caggiaguerra (chitarra)
Una San Valentino dedicato alle più belle canzoni d’amore di sempre interpretate dalla voce di Benny P accompagnata dalla chitarra acustica di Corrado Cacciaguerra: da Sting a Nora Jones, da Gino Paoli a Pino Daniele… e alla poesia erotica di grandi autori come Pablo Neruda, Carlos Dummond de Andrade, Paul Verlaine…
Sala Conferenze Hotel Ala d'Oro
EMILIO GENTILE “E fu subito regime. Il fascismo e la marcia su Roma”
(Bari, Laterza, 2012) Introduce Paolo Cavassini
Sarà presente l’autore
"Fece fessi tutti": la frase, niente affatto elegante ma volgarmente efficace, fu usata nel 1949 da Cesare Rossi, uno dei più stretti collaboratori di Benito Mussolini nei primi anni del fascismo, per descrivere l'abilità con la quale il giovane duce, alla vigilia della "marcia su Roma", mise nel sacco tutti i maggiorenti della classe dirigente liberale, che avrebbero potuto impedirgli di diventare il capo di un nuovo governo. Emilio Gentile, storico di fama internazionale, ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Roma La Sapienza. Nel 2003 ha ricevuto dall’Università di Berna il Premio Hans Sigrist per i suoi studi sulle religioni della politica.
MIRELLA SERRI
“Sorvegliati speciali. Gli intellettuali spiati dai gendarmi (1945-1975)”
(Milano, Longanesi, 2012)
Introduce Marco Sangiorgi
Nessuno si aspetterebbe di ritrovarli in mattinali e rapporti riservatissimi della polizia. Eppure, i più importanti scrittori, pittori, registi, attori, filosofi, giornalisti italiani sono stati spiati per decenni. L'incredibile vicenda prende avvio nel dopoguerra e s'intensifica in epoca scelbiana quando si lavora intensamente per schedare l'intellighenzia di sinistra, che è ritenuta non solo un covo di potenziali sovversivi ma anche la longa manus della propaganda dei partiti dell'opposizione, i tentacoli di una polipesca operazione socialista e comunista per conquistare consensi.