Il cambiamento, Come riconoscere e sviluppare il proprio potenziale spirituale – Wayne W. Dyer

Creato il 24 gennaio 2015 da Serenagobbo @SerenaGobbo

Conoscevo l’autore dal saggio “Prendi la vita nelle tue mani”, e, ragazzi, è proprio il caso di parlare di cambiamento! Da un approccio alla vita improntato al successo e all’attività/proattività, a uno spirituale, incentrato sul silenzio, sul lasciar fare, sull’accettazione.
Prima: hai un problema? Per affrontarlo fai questo e quest’altro.
Ora: hai un problema? Forse non è un problema, forse è il tuo ego che te lo fa considerare tale, forse il vero problema non è quello che credi.

L’ego definisce l’Ambizione come lotta per essere migliori di chiunque altro, per vincere a tutti i costi, accumulare più beni, ed essere giudicati dagli altri come persone di indiscusso successo.

Noi veniamo dalla non forma, dalla non-ambizione, dunque dovremmo essere non-ambizione. Il viaggio non è un andare, ma un tornare, ma per far questo bisogna riconoscere l’ego e le sue bugie, che dicono: io sono ciò che ho, io sono quello che faccio, io sono ciò che gli altri pensano di me, io sono diverso da chiunque altro, io sono separato da ciò che nella mia vita è assente, io sono separato da Dio.
Per accorgerci del nostro stesso ego e dell’ambizione che ci guida, spesso abbiamo bisogno di una caduta, lo si legge in tantissimi testi di religioni diverse, la notte dell’anima, il punto più basso che ci permette poi di prendere lo slancio per andare verso l’alto. E da quel momento si cominciano a notare le singolarità, le c.d. coincidenze.

Mi sto rendendo conto di una cosa: che la gente cambia. A volte in peggio, a volte in meglio. Ma gli altri, quelli che osservano da fuori, fanno fatica ad accorgersene: le etichette, una volta attaccate, sono peggio della Loctite.

PS: ecchissenefrega?