Il campeggio c’è ancora, il nome è lo stesso, ma è irriconoscibile. Sembra che abbia fatto la plastica ed è diventato un’altro. Orrendo. Come stravolgere la natura e la logica.

Creato il 10 agosto 2012 da Slasch16

Per quanto riguarda noi, intesi come gruppo di amici, è stato scoperto nei primi anni 80 da mio fratello ed un suo amico, scesi in Maremma alla ricerca di un campeggio per l’estate.
Arrivarono nella pineta di Castiglione della Pescaia e scoprirono il paradiso terrestre immerso nella pineta, si trattava del Campeggio Le Marze allora gestito dalla Regione Toscana.
Era un campeggio per lavoratori gestito dal sindacato a rotazione, tre anni la Csl, tre la Uil e tre la Cgil, senza litigare ed in perfetta armonia.
Per darvi l’idea della convenienza economica, oltre  alla meraviglia dei luoghi, spesi in un mese di vacanza la metà di quello che avevo speso l’anno prima a Grado.
Mio fratello me ne parlò subito e ovviamente gli diedi retta, la prima volta che lo vidi dopo qualche chilometro in mezzo alla pineta era l’alba e ricordo che dissi alla Mirè: io da qui non me ne vado più.
Un insieme di colori e di profumi indescrivibile, spazi immensi e piazzole libere, regolamenti logici e rispettati ed in modo particolare il fatto che non si poteva entrare in campeggio con l’auto se non per l’arrivo e la partenza. Con cautela, meno che a passo d’uomo.
Il parcheggio era all’esterno, sulla parte destra dell’entrata.
Da quell’anno fu la nostra meta fissa per quasi un ventennio. A luglio mettevamo giù la roulotte e le donne con i bambini restavano sino ad agosto, noi facevamo i fine settimana. Allora non c’era il limite di velocità e ricordo ancora i venerdì sera quando i miei amici mi aspettavano fuori dalla ditta pronti alla partenza con una sola macchina, in 5 ore facevamo da V.le Gramsci a Sesto San Giovanni alle Marze, prima di mezzanotte eravamo già là. Ritorno alla domenica pomeriggio.
In tanti anni di vacanza abbiamo avuto un giorno  e mezzo di pioggia,  chi ha fatto le vacanze i Friuli si renderà conto della differenza.
Eravamo nel posto giusto per escursioni verso Siena, Firenze, S. Gimignano, Volterra, Roselle, Grosseto, Moteriggioni ecc.ecc. La più bella regione italiana.
Con le ferie di agosto le famiglie si ricomponevano al completo ed iniziavano le vere vacanze, indimenticabili.
Nella foto che ho messo avete un’idea degli spazi che avevamo a disposizione, chi fa campeggio sa che che a volte non si possono aprire le finestre delle roulotte per non toccare quelle delle vicine.
La faccenda andò avanti per più di un decennio e noi commettemmo l’errore di raccontarlo a tutti, avevamo scoperto il paradiso terrestre ed invece di stare zitti e difenderlo lo pubblicizzammo troppo rendendolo appetibile a chi su queste cose ci marcia.
Scaduto il contratto di gestione con i sindacati la regione Toscana fece un nuovo bando e si fecero avanti i tedeschi, vincendolo.
Fu così che il campeggio non fu più lo stesso, l’inizio della rovina. Ovviamente non sul piano dell’organizzazione o della pulizia, sul piano della logica e del rispetto della pineta. Arrivarono i villini con le ruote, i bungalow e la mentalità teutonica che, quando ci si mette, da il meglio della stupidità teutonica.
Abituati ai campeggi del Garda, tutti con la ghiaia o l’erba, eliminarono l’obbligo del parcheggio esterno e permisero alle auto di viaggiare all’interno del campeggio, una decisione di una imbecillità assoluta.
Per quanto piano vada un’auto se si muove nella sabbia, finissima, fa un polverone. Tutti mangiavamo all’esterno, i pini mediterranei ci facevano da ombrellone naturale e ci trovammo a mangiare la pasta asciutta alla sabbia tra imprecazioni e lamentele.
Abbiamo provato a farli ragionare sena fortuna, se noi chiamiamo crucchi i tedeschi ci deve ben essere una ragione. Provate a fare cambiare idea alla Merkel.
Noi, da tempo abbiamo smesso di andarci, sarebbe come rivedere la fidanzata di 40 anni fa, non è più la stessa. Nemmeno noi siamo più li stessi, sarebbe una delusione per noi e per lei, una rimpatriata penosa.
L’ho sempre nel cuore il Campeggio Le Marze di Castiglione della Pescaia, le ultime notizie che ho parlano di scempio alla spiaggia, alla pineta, scempio controllato ma pur sempre scempio è.
Ci credete se vi dico che noi ci svegliavamo con i caprioli ed i cinghiali oltre che a tutti i tipi di uccelli?
Ci mettevamo nella parte esterna apposta, al contatto con la pineta più selvaggia, se la vogliamo chiamare così.
Bastasse questo, già insopportabile, mi risulta che una piazzola costi come due locali in Via Della Spiga, si fa per rendere l’idea.
E’ la strategia dei tedeschi per eliminare gli indigeni, per vivere le vacanze nel loro modo sbagliato, riferimento ai suv che viaggiano in mezzo alle piazzole. La parte vecchia di Castiglione con il faro, la torre e le case medioevali se la sono comprata. Le zone del Chianti pure, cascine, vigneti, tutto è finito in mano loro come avevano fatto da decenni sul Garda.
La Grecia se la stanno comprando da anni, isola per isola, ma prima hanno invaso noi senza neppure che ce ne accorgessimo.
Possibile che siamo così stupidi?
Forse il permesso di parcheggiare l’auto a fianco delle tende o delle roulotte è dovuto al fatto che trasportare le casse di birra, o le damigiane di vino che comprano alla cooperativa, è praticamente impossibile dal parcheggio alla piazzola dato che il campeggio è abbastanza grande. Se non si ha forza dell’incredibile Hulk.
O, forse, è dovuto alla loro abitudine presa sul Garda dove il fondo del terreno è  ghiaioso o in erba, senza la polvere del fondo sabbioso della Maremma.
Loro sono quadrati, quando prendono una strada la percorrono sino in fondo anche se è sbagliata.
E’ sulla testardaggine che hanno costruito la loro fortuna.
E’ su internet, ma non fatevi infinocchiare, sembra la Milano2 della vacanza a scapito di una pineta secolare.
Ci sono pure i villini con l’aria condizionata, per quasi vent’anni non ne abbiamo avvertito l’esigenza.
Adesso si chiama così: Le Marze Boschetto Holiday ® 



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