
Il campo magnetico si trova a 600.000 km dalla superficie del nostro pianeta e la protegge dalle radiazioni solari, filtrando i raggi della stella intorno a cui ruotano i pianeti del nostro sistema solare e che ci giungono sotto forma ci venti solari. Il campo magnetico deriva dalla natura stessa della Terra che al suo centro avrebbe un nucleo di metallo, circondato da metalli fusi che, nella rotazione del pianeta intorno al proprio asse, li farebbe ribollire generando così il campo magnetico. Se però una zona dell'area dei metalli fusi rallenta, o la sua temperatura si abbassa, allora, nella parte corrispondente del pianeta si verifica un indebolimento proporzionale del campo magnetico ad essa relativo.
L'indebolimento che è stato registrato riguarda in particolare l'emisfero occidentale, mentre nell'Oceano Indiano si sarebbe notato un rafforzamento del campo magnetico medesimo.
Gli astronomi e gli astrofisici non hanno ancora fornito una risposta univoca. Si pensa che, forse, il problema sia dovuto all'inversione che è in atto dei poli magnetici (Rune Floberghagen, ESA), e che sta comportando uno spostamento del Nord magnetico in Siberia, come è stato registrato in quest'ultimo periodo.
L'inversione dei poli magnetici non è certamente una novità; si verifica ogni 100.000 anni circa, e quindi la Terra, che ha circa 4,57 miliardi di anni di età, ne ha già viste 45.000. A differenza del passato, però, in cui la velocità dello spostamento dei poli avveniva di circa il 5% ogni secolo, adesso la stessa percentuale si è distribuita su appena un decennio. Il che comporta un aumento, come già detto, di ben 10 volte il tempo ritenuto "standard".

Tuttavia, ci sentiamo di dire che dovremmo avere più cura della nostra casa. Della nostra Madre. Della nostra Terra. Perché, come possiamo verificare, se la indeboliamo (anche con strani esperimenti nel suo sottosuolo) potremmo comportare un indebolimento di quelle sue stesse difese che, come sappiamo, ma cui pensiamo molto poco, implicano sconvolgimenti che andrebbero a coinvolgere tutti noi. In tutto.
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Fonte: yahoo.com