La ricerca giapponese, effettuata un team di scienziati guidato da Hideto Sonoda della Kyushu University (Giappone) e pubblicata dalla rivista scientifica “Gut”, ha verificato le abilità “mediche” di Marine, un cane femmina di razza Labrador retriever, di nove anni, che fa parte di una muta addestrata appositamente dal St.Sugar Cancer Sniffing Dog Training Center di Minamiboso, nella prefettura giapponese di Chiba.
Addirittura il cane è stato in grado di distinguere fra tumori e polipi benigni. Più che indicare nell’uso dei cani un nuovo metodo di screening, lo studio conferma che il tumore ha una vera e propria ”firma” chimica che può essere captata anche in fase molto precoce: “Se riusciremo a isolare la molecola che viene odorata dai cani – spiega Hideto Sonoda della Kyushu University – potremo studiare dei sensori in grado di individuarla e faremo un passo avanti nella diagnosi e nel trattamento precoce della malattia”.
articolo tratto da Affaritaliani.it
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presidente MMD Italia: dott. Diego Pintarelli