Il Canto delle Parole Perdute di Andrés Pascual

Creato il 27 settembre 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Andrés Pascual (Logroño, 1969) riesce a conciliare la sua professione di avvocato con la sua vocazione di scrittore. Dirige la Aula de Cultura di La Rioja, tiene conferenze ed è spesso ospite di trasmissioni radiofoniche. La musica che suona con il suo gruppo rock e i suoi viaggi in tutto il mondo sono la prima fonte di ispirazione per i suoi romanzi. Ne “Il canto delle parole perdute” si esprimono al meglio tutte le sue qualità: ritmo serrato, grandi emozioni e sensibilità profonda.

Sito: Andrés Pascual

TitoloIl Canto delle Parole Perdute
Autore: Andrés Pascual (Traduttore: S. Bogliolo)
Serie: //
Edito da: Corbaccio (Collana: Narratori Corbaccio)
Prezzo: 18,60 € 
Genere:  Letteratura internazionale
Pagine: 550 p. 
Voto
    

Trama
Nagasaki, agosto 1945. Kazuo, un ragazzo occidentale adottato da una famiglia giapponese, e Junko, figlia di una maestra di Ikebana, si sono ripromessi di incontrarsi su una collina per suggellare il loro amore adolescente con un haiku. Pochi minuti prima dell’appuntamento, la bomba atomica trasforma la città intera nell’inferno.

Tokio, febbraio 2011. Emilian Zäch, architetto svizzero in crisi, funzionario delle Nazioni Unite e sostenitore dell’energia nucleare, conosce una gallerista di arte giapponese ossessionata dall’idea di rintracciare il primo amore della nonna. Due storie parallele, destinate a incrociarsi in un finale sorprendente.

Recensione
di CriCra

Il canto della parole perdute di Andrés Pascual è un libro che, a pochi giorni dal suo arrivo nelle librerie del nostro paese, ha già alle sue spalle un “carnet” ricco di articoli giornalistici che parlano del suo grande successo. Basti pensare che in un solo mese in Spagna, ne sono state stampate tre edizioni.

In questo libro conosceremo due storie parallele e concatenate tra loro. Una si svolge al passato, nel 1945. Quel tragico anno in cui morirono centinaia, migliaia di esseri umani a causa delle bombe nucleari lanciate su Hiroshima e Nagasaki. A raccontare questa tragedia saranno le voci di Kazuo e Junko, due ragazzini poco più che tredicenni, sopravvissuti allo scoppio di quegli ordigni mortali. Attraverso i loro occhi assisteremo all’orrore del dopo e alla consapevolezza del come e del perché tutto ciò accadde in quel tragico 9 Agosto 1945.

Questo non è reale, non è reale…
ma mentre teneva sotto controllo la tachicardia e la nausea,
individuò in lontananza la ruota di un carro,
la tenda di un negozio che
ancora si riconosceva, i resti di un ponte da cui qualche volta
era passato…
il mondo gli crollò addosso. Non era un incubo. Non si era mosso
dalla collina. Ciò che aveva davanti era la sua città.
Quella landa
era
Nagasaki.

L’altra storia si svolge ai giorni nostri. Il protagonista maschile è Emilian Zach, progettista ambientale che si occupa di urbanistica sostenibile, pro nucleare a emissioni zero. Emilian si trova a Tokyo per lavoro quando vede cadere tutti i suoi sogni e le sue certezze. Prima colpito nel cuore e poi anche sul piano lavorativo. E proprio durante una fuga momentanea da tutto questo caos che Emilian incontrerà per caso Mei Morimoto, una dolce e affascinante ragazza orientale. Da questo loro incontro, le due storie si incontreranno nuovamente fino ad arrivare a quel epilogo che le aveva attese per decenni. Anni in cui solo l’amore vero alla fine, avrebbe raggiunto “la chiusura del cerchio”.

Ovviamente uno dei temi trattati è quello del nucleare. Come dice lo stesso autore: ”Energia Nucleare o combustibili fossili? Vale la pena, il rischio, se si possono ridurre le emissioni inquinanti?” . Dal lontano 1945 al disastro di Hiroshima e Nagasaki fino ad arrivare a quello più recente dello scorso anno, l’11 marzo 2011 a Fukushima. Cause umane per il primo e cause naturali per il secondo. In entrambi i casi non cambia purtroppo la gravità di quanto è accaduto.

Vedere la tragedia e gli orrori che solo una assurda guerra o un imprevedibile evento naturale possono procurare è davvero angosciante e inimmaginabile. Ma viverlo attraverso gli occhi di giovani ragazzi innocenti, lo rende ancora più intenso e incisivo nella memoria di chi ricorda quei tragici eventi.

Lo stile del linguaggio che l’autore ha impiegato nella stesura del testo è semplice e allo stesso tempo impegnativa. Se guardiamo dal punto di vista dei dettagli riferenti alle nuove tecnologie moderne usate per lo sviluppo industriale, ci accorgeremo che è un libro molto tecnico. Per cui bisognerà porre la giusta attenzione nel leggerlo.

Ogni descrizione è precisa e dettagliata, abbracciando tutto: i luoghi, le case, i templi, la gente, la terminologia e ogni cosa inerente alle tradizioni e le usanze orientali. E le piccole perle di saggezza messe ogni tanto qua e là, così per caso, non mancheranno di certo.

Se vuoi sapere ciò che sei stato nel passato,
guarda ciò che sei adesso; ma se vuoi sapere
ciò che sarai nel futuro, guarda che cosa fai adesso.

Una storia coinvolgente che ti tiene il lettore incollato pagina dopo pagina. L’interesse suscitato diventa così grande da impedirti di spezzare l’incantesimo creato chiudendo il libro, fino a quando il finale della storia non viene svelato agli occhi di chi legge.

In questo libro troveremo di tutto: amore, speranza, una fede incrollabile. Una ricerca assidua della verità. Storia, strategie politiche, morte, distruzione e orrore. E dolore. Tanto dolore. Ricordi indelebili che hanno segnato la storia del mondo.

Senza remore dico semplicemente che questo è un libro da leggere, non ha bisogno di tanti commenti che potrebbero risultare superflui. Bisogna solo prendere il libro e farsi trascinare dalla sua storia. Mi sento di assegnare 5 stelline piene sia per la sua “totalità” sia perché mi piace pensare che questo mio piccolo gesto sia una forma di rispetto alla memoria di tutte quelle stelle cadute dal cielo.


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