La candidatuta di Andrione e Carpinello sembra una furbata in vecchio stile. Alpe protesta, immagino anche chi di Alpe protesti. I nomi facevano parte di una rosa di otto e non erano ancora stati designati dagli organi interni ai movimenti. Dal momento che la Sinistra-con-i-controcazzi non si affianca alla protesta si desume che l’azione sia stata condivisa. Bravi compagni! Andrione ha già dato le dimissioni che sono state accettate, un tempismo che conferma le frettolose dichiarazioni.
Cinque anni fa e sembra un secolo, Alpe aveva presentato due nomi eccellenti: Carlo Curtaz e Iris Morandi, due persone che non faranno parte della lista, un pezzo di Alpe che se ne va per la sua strada. Altre elezioni, altro stile. Persino le primarie con un altro candidato: Mario Vietti che avrebbe potuto essere il Sindaco di oggi, se fosse stato tenuto fuori dal nido il cuculo Dino. Anche Carola Carpinello avrebbe trovato una collocazione più coerente a fianco di Vietti, davvero la vedo stonata vicino a chi vuole la double filière. A chi vede la Resistenza come un nemico italiano. Ma si sa le persone cangiano il colore politico come i camaleonti pur di campare. Perché questa coalizione di verde e di rosso e di arancio non ha più traccia, permane il nero depressione con qualche pois magenta.
Cosa farei se fossi un alpista ex verde ed ex VdAvive?
Mi sgancerei subito dal partito e creerei una lista civica fuori dalla coalizione. Avendo già perso, almeno non porterei acqua al mulino dei Viérin e in Consiglio potrei agire con maggiore libertà. Vuoi che tre, quattro consiglieri non vengano eletti? Cercherei di coinvolgere il maggior numero di scontenti e ce ne sono molti, approfittando dello slancio e dell’energia che una incazzatura sanno regalare. L’energia si sente. L’energia piace. L’energia fa vincere.
A sostenere la vecchia guardia unionista del clan Viérin, rimarrebbe la Sinistra-con-i-controcazzi… così isolati verrebbe difficile per loro fare campagna elettorale, cosa potrebbero mai dire, se glielo lasciassero fare?