Dopo aver donato al mondo la trilogia di Matrix, il loro cognome è diventato un marchio di garanzia nell’ambito della fantascienza cinematografica, motivo per cui l’ennesimo loro masterpiece è stato accolto calorosamente dal pubblico di intenditori.
Tratto dal romanzo L'atlante delle nuvole di David Mitchell, la pellicola sviluppa sei storie diverse, ciascuna delle quali è ambientata in una differente epoca. Ogni storia, però, s’intreccia all’altra ed ha un comun denominatore: un personaggio con una strana voglia a forma di stella cadente. C'è un filo immaginario e spirituale che riguarda i temi della reincarnazione, del transfer spirituale e di come un'azione rivoluzionaria sia un germe che si muove nel tempo.
Si parte con l’episodio datato 1849 del viaggio nel Pacifico dell’avvocato americano Adam Ewing; si passa poi al 1936, anno in cui il giovane musicista Robert Frobisher trova lavoro come copista presso l’anziano compositore Vyvyan Ayrs a Zedelghem, in Scozia. Ci si ritrova poi nel 1973 a San Francisco, dove la reporter Luisa Rey incontra Rufus Sixsmith, un fisico nucleare intervistato nell’ambito di un’inchiesta giornalistica relativa alla presunta insicurezza della nuova centrale nucleare appena sorta in città. Ed eccoci catapultati nel 2012, quando l’anziano editore Timothy Cavendish la cui casa editrice stava per fallire incomincia a guadagnare un sacco di soldi grazie alla pubblicazione dell’ultimo libro di Dermot Hoggins, scrittore che uccide un critico letterario e viene per questo arrestato. La sua storia sui giornali si trasforma in preziosa pubblicità che spinge tutti a comprare il suo ormai bestseller. Dopo il presente si passa al futuro non certo prossimo: nel 2144 a Neo Seoul, megalopoli futuristica della Corea del Sud, la giovane Sonmi~451 lavora al fast food Papa Song. Lei e le altre cameriere sono un cosiddetto “artificio”, cioè un clone umano e, in quanto tali, vengono sfruttate e trattate come merce dagli esseri umani. 177 anni dopo, nel 2321, la storia vira su Zachry, un ragazzo che vive con la sorella e la nipotina Catkin in una tribù primitiva formata da uomini sopravvissuti a un olocausto nuclerae. E la società di Zachry venera proprio la Sonmi~451 dell’episodio precedente come divinità…
Una pellicola già diventata cult a pochi anni dalla sua uscita, nel 2012, con un cast a dir poco stellare che riunisce sullo stesso set mostri sacri della settima arte come Tom Hanks, Susan Sarandon, Hugh Grant, Halle Berry e Jim Sturgess, che interpretano personaggi diversi (alle volte con trucchi che li rendono quasi irriconoscibili) in praticamente tutti e sei i segmenti.
Il gigantesco progetto originario di Tom Tykwer è il film più costoso della storia della Germania ed essendo stato realizzato senza l'aiuto di nessuna grande produzione è probabilmente anche il film indipendente più costoso di sempre.