Il cappello di paglia di Firenze – regia di Sandro Querci: recensione

Creato il 19 febbraio 2014 da Luana Savastano @VistaSulPalco

Visto: 15 febbraio 2014 - Teatro: Politeama Pratese (PO)

a cura di Luana Savastano

Com’è bello quando si ha il piacere di raccontare di uno spettacolo che non delude le aspettative, ed anzi, mostra dal vivo tutta la sua magia (e poesia). Perché solo così, solo “da palco a platea”, si può gustare al meglio la piccola prelibatezza artistica che il teatro ci propone.

È questo il caso de Il cappello di paglia di Firenze, che al Teatro Politeama Pratese ha inebriato il pubblico fin dalle prime note. Lo spettacolo, tratto dal famosissimo lavoro di Eugene Labiche, ripreso da Nino Rota in chiave lirica nel 1955, è oggi trasformato in una brillante commedia musicale da Sandro Querci, fulcro centrale della rappresentazione della quale è regista, adattatore della messa in scena, curatore delle scenografie e indiscusso protagonista.

Con lui sul palco del Politeama hanno brillato altre otto stelle; ma non c’è da meravigliarsi, dal momento che il cast è composto da alcuni dei migliori interpreti di musical e del panorama teatrale italiano in generale.

Sandro Querci, dicevamo, traduce in carisma, brillantezza, assoluta padronanza del ruolo le sue grandi capacità sceniche e artistiche, interpretando un Francesco Leoni praticamente perfetto (nell’opera di Labiche il protagonista si chiama Fadinard).

Al suo fianco un possente cast maschile: Camillo Grassi rende simpatico il suo scorbutico personaggio, che trova ogni scusa per impedire il matrimonio tra sua figlia Elena e Leoni, ma che però non può far altro che accettare l’unione. Fabrizio Checcacci, bravo ogni volta che viene chiamato in scena, dà carattere e giusta intonazione all’amante della proprietaria del cappello divorato dal cavallo di Leoni. Piero Di Blasio punteggia con precisione e simpatia un personaggio molto caratteristico, guadagnandosi ampi consensi tra il pubblico. Bravissimo Emiliano Geppetti, interprete del marito tradito, sempre preciso e affidabile in ogni momento.

Degna di lode anche l’altra metà del cast, quella femminile, in cui spiccano senza la minima difficoltà Francesca Taverni e Stefania Fratepietro, entrambe attrici dalla lunga e consacrata carriera, che non possono che confermare anche in questo spettacolo il loro immenso talento da artiste complete. E poi ci sono le due grandi rivelazioni della serata, che hanno già all’attivo un importante background, ma che al Politeama hanno dato il massimo e forse di più: Claudia Cecchini, splendida sposina alle prese con gli imprevisti di cui è vittima involontaria il suo futuro sposo, ed Elena Talenti, voce e grandi doti, perfettamente inserita nella parte.

Perfette le scenografie, semplici ma di impatto, fondamentali nell’agevolare i tempi serrati dello spettacolo propri della grande commedia dell’arte. Un praticabile in legno e un armadio retrostante diventano così il luoghi ideali per dare vita all’incredibile gioco degli equivoci. Qui gli attori si alternano, si confrontano, si scontrano (basti pensare all’inaspettato inciso che colora di realistica vivacità il secondo tempo) e infine si uniscono come una grande famiglia per festeggiare – anche – il cappello ritrovato.

La componente musicale è sì, uno straordinario omaggio a indimenticabili melodie come Il cappello di paglia di Firenze, Voglio vivere così, La vie en rose, Verde Luna, ma è anche parte integrante dello spettacolo, valorizzata al massimo da tutti gli attori. Impossibile non citare il bellissimo omaggio al compianto Riz Ortolani e alla sua More. Anche le coreografie sono brillanti e mai fuori posto, ed anzi, appaiono tanto naturali da sembrare un tutt’uno con il personaggio o l’ensemble che le esegue.

Talento, passione, energia: sono questi gli ingredienti indispensabili per mettere in scena uno spettacolo perfetto… inequivocabilmente. E Sandro Querci, insieme a tutto il cast, l’ha dimostrato.

Pagina Facebook dello spettacolo: facebook.com/pages/Il-Cappello-Di-Paglia-Di-Firenze

Il cappello di paglia di Firenze

Francesca Taverni (Cats per la Stage in Germania, vincitrice del premio IMTA come Miglior Performer Femminile in Italia con Rent, A Chorus line, Mamma mia)
Emiliano Geppetti (La bella e la bestia, Due cuori in affitto, Jesus Christ Superstar)
Camillo Grassi (Cantando dietro i paraventi di Ermanno Olmi, Pinocchio di Roberto Benigni, in Teatro Alcesti, Lisistrata, Il borghese gentiluomo)
Stefania Fratepietro (Fame, vincitrice del Premio come Miglior Performer italiana, Ciao amore ciao, Il principe della gioventù di Riz Ortolani)
Fabrizio Checcacci (Pinocchio il grande Musical, Zorro il musical, ultima versione originale di Jesus Christ Supersar)
Piero di Blasio (performer e regista, Ciao amore ciao, Shrek, Alta Società, Hair spray, Cenerentola)
Elena Talenti (Sister Act, L’acqua cheta il musical)
Claudia Cecchini (Biancaneve il musical, Ladies, L’Acqua cheta il musical)

Coreografie di Riccardo Borsini.E naturalmente Sandro Querci, attore, cantante, autore, regista con all’attivo 31 spettacoli di prosa, 12 musical, 6 film, 9 regie teatrali, 2 regie cinematografiche – Produzione Walters (Barbara Gualtieri), Organizzazione Barbara Gualtieri.

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