Vuoi conoscere il carattere del tuo cane? Guardagli il pelo. Stando infatti alle conclusioni di uno studio condotto in Spagna è possibile risalire alle caratteristiche comportamentali di un canide semplicemente osservando il suo mantello. A livello embrionale, infatti, le cellule che danno origine all’epidermide e quelle che originano il sistema nervoso si sviluppano vicine. Gli embriologi si riferiscono al cosiddetto foglietto ectodermico, che compare durante lo stadio embrionale avanzato chiamato gastrulazione: dall’ectoderma si sviluppa l’epidermide e i vari annessi cutanei (peli compresi), così come il sistema nervoso e gli organi di senso. Secondo gli esperti questa sorta di reciprocità filogenetica si ripercuote anche più tardi, quando l’embrione conclude il suo sviluppo. In sostanza il pelo di un cane è come se influenzasse in parte il suo carattere, e viceversa. Per arrivare a ciò gli studiosi hanno preso in considerazione 51 cuccioli di 7 settimane, metà con il pelo rosso-dorato, l’altra metà con il pelo bruno-scuro. Di ognuno di essi sono stati valutati una serie di parametri comportamentali: attitudine a seguire il padrone, atteggiamento di sottomissione, atteggiamento di dominanza. Infine si è visto che i cani del primo gruppo, quelli con il pelo più chiaro, erano più aggressivi e indisciplinati di quelli del secondo gruppo. Al contrario questi ultimi si sono dimostrati più docili, più affabili e teneroni. In ogni caso, ammettono i ricercatori, non si può imputare il carattere di un cane esclusivamente al colore del suo mantello. In percentuale questo aspetto genetico si può dire che incida intorno al 20 percento. In seguito, nell'affermazione di un dato carattere, risultano preponderanti molteplici altri aspetti tra cui l’ambiente in cui l’animale cresce e il feeling con il padrone. La ricerca è stata pubblicata sulle pagine della rivista Applied Animal Behavior Science e servirà agli studiosi per saperne di più della complessa etologia canina.
Vuoi conoscere il carattere del tuo cane? Guardagli il pelo. Stando infatti alle conclusioni di uno studio condotto in Spagna è possibile risalire alle caratteristiche comportamentali di un canide semplicemente osservando il suo mantello. A livello embrionale, infatti, le cellule che danno origine all’epidermide e quelle che originano il sistema nervoso si sviluppano vicine. Gli embriologi si riferiscono al cosiddetto foglietto ectodermico, che compare durante lo stadio embrionale avanzato chiamato gastrulazione: dall’ectoderma si sviluppa l’epidermide e i vari annessi cutanei (peli compresi), così come il sistema nervoso e gli organi di senso. Secondo gli esperti questa sorta di reciprocità filogenetica si ripercuote anche più tardi, quando l’embrione conclude il suo sviluppo. In sostanza il pelo di un cane è come se influenzasse in parte il suo carattere, e viceversa. Per arrivare a ciò gli studiosi hanno preso in considerazione 51 cuccioli di 7 settimane, metà con il pelo rosso-dorato, l’altra metà con il pelo bruno-scuro. Di ognuno di essi sono stati valutati una serie di parametri comportamentali: attitudine a seguire il padrone, atteggiamento di sottomissione, atteggiamento di dominanza. Infine si è visto che i cani del primo gruppo, quelli con il pelo più chiaro, erano più aggressivi e indisciplinati di quelli del secondo gruppo. Al contrario questi ultimi si sono dimostrati più docili, più affabili e teneroni. In ogni caso, ammettono i ricercatori, non si può imputare il carattere di un cane esclusivamente al colore del suo mantello. In percentuale questo aspetto genetico si può dire che incida intorno al 20 percento. In seguito, nell'affermazione di un dato carattere, risultano preponderanti molteplici altri aspetti tra cui l’ambiente in cui l’animale cresce e il feeling con il padrone. La ricerca è stata pubblicata sulle pagine della rivista Applied Animal Behavior Science e servirà agli studiosi per saperne di più della complessa etologia canina.
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