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Il Carciofo Spinoso di Menfi in diretta su Rai 3 a Geo & Geo

Creato il 18 febbraio 2014 da Comunalimenfi
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Venerdi prossimo, 21 febbraio 2014, il Carciofo Spinoso di Menfi sarà uno dei protagonisti della puntata di Geo & Geo, noto programma televisivo che si dedica alla natura e all’ambiente.

La conduttrice Sveva Sagramola insieme a Calogero Romano (agronomo e Presidente dell’Associazione Carciofo Spinoso di Menfi), Marco Bianchi (esperto di sana alimentazione e consulente per la Fondazione Umberto Veronesi) e a Danilo Gasparini (Docente di storia dell’agricoltura e dell’alimentazione, Università degli Studi di Padova), approfondirà a 360 gradi il mondo legato all’ortaggio più comprato in Italia. Il nostro Paese è difatti il maggiore produttore al mondo di carciofi e noi ne siamo in assoluto i più grandi consumatori.

Durante il programma, in onda venerdì dalle ore 17.00 alle 19.00, si scoprirà inoltre come mai questo ortaggio sia così tanto amato nel Bel Paese. Ricette, commenti ed analisi dettagliate sul prodotto regaleranno al Carciofo Spinoso di Menfi, ed al nostro territorio, una valida vetrina che permetterà di mettere in mostra, ancora una volta, le nostre eccellenze agricole locali.

RICETTE

ANTIPASTO DI CARCIOFI CON RIPIENO DI OLIVE
8 carciofi puliti e sbollentati (lessati)
150g di caprino
una manciata di olive nere
un cucchiaio di capperi
mazzetto di prezzemolo
2 limoni
Olio Evo
L’emulsione di limone e olio evo consente la miglior assimilazione del ferro. Le foglie non buttiamole via, ma utilizziamole per preparare un decotto da applicare direttamente sulla pelle o da bere.

DECOTTO AL CARCIOFO
Facciamo bollire 20 foglie di carciofo, in mezzo litro d’acqua, per cinque minuti e filtriamo. Dolcifichiamo con miele. Bevendo il decotto, introduciamo nel nostro corpo sali minerali come il ferro (il carciofo ne contiene tantissimo) potassio, fosforo e calcio. Un’ottima bevanda che ci permette di combattere ritenzione idrica e cellulite.

INSALATA DI AVOCADO E CARCIOFO
5 cuori di carciofo CRUDI
1 avocado maturo
2 lime
2 mele Granny Smith
pepe nero
olio evo
sale
Pulite i carciofi ricavandone solo i cuori. Tagliateli prima a metà e quindi iniziate ad affettarli finemente. Adagiateli nel piatto e bagnateli con qualche cucchiaio di aceto di mele. Sbucciate l’avocado e riducetelo a cubetti. Fate lo stesso con la mela verde, ma stavolta conservatene la buccia. Aggiungete il tutto ai carciofi e quindi condite con succo di lime, sale e pepe nero e un filo di olio evo.

 

L’ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI CARCIOFO SPINOSO DI MENFI
Il Carciofo Spinoso di Menfi è stato riconosciuto Presidio da parte di Slow Food. Un gruppo di agricoltori menfitani, nel 2011, ha costituito l’Associazione dei Produttori Carciofo Spinoso di Menfi, volta a promuovere, valorizzare e commercializzare il prodotto fresco e i trasformati. Si tratta di giovani agricoltori che con impegno hanno continuato ad occuparsi di una coltura che stava scomparendo dal mercato a seguito della concorrenza di altre varietà di carciofi. La coltura si era ridotta dai 1000 ettari degli anni ‘60 e ‘70 agli appena 10 ettari degli ultimi anni. Tra i fattori che ne hanno deciso il declino: la scarsa produttività, il problema legato all’atrofia del capolino, la presenza di spine sia sulle brattee che sulle foglie, l’eccessivo costo di lavorazione del prodotto. Alcuni pregi, tuttavia, hanno permesso a questa pianta di non scomparire completamente dai mercati; la resistenza alle malattie, gli scarsi fabbisogni idrici e le particolari caratteristiche organolettiche.
La coltivazione del carciofo in Sicilia è praticata prevalentemente nelle province di Caltanissetta, Palermo, Catania e Agrigento. Ma le campagne di Menfi, in particolare, sono quelle a maggiore vocazione cinaricola; nella piccola cittadina si coltivano oltre 600 ettari a carciofo, di cui solo 10 sono riservati al tradizionale ecotipo “spinoso di Menfi ”. Un tempo questo ecotipo era l’unico coltivato nella zona, rappresentando un importante fonte di reddito per i contadini del posto. Oggi soltanto un gruppo di nove agricoltori ha continuato a coltivarlo.


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