Il cardellino – Donna Tartt

Creato il 18 febbraio 2015 da Linda Ferrando

Due parole su quella che è stata la mia ultima lettura del 2014: Il cardellino di Donna Tartt, un romanzo di cui ho sentito parlare moltissimo e che era in wishlist da tempo. Sarò noiosa, critica e bisbetica ma leggendo certe recensioni qua e là la mia fiducia nel genere umano crolla inesorabilmente. “È troppo lungo” è la critica mossa dai più. Ora, mi chiedo, se già sai che il tuo cervello non riesce a superare le 200 pagine di rito, che te lo compri a fare? Molto spesso “lungo” viene per forza associato a “ripetitivo”, soprattutto quando il protagonista è uno solo e “si parla sempre di lui”. Addirittura alcune persone criticano il suo amore/amicizia con l’amico di origine russa, ma dove siamo, nel Medioevo? Spoilerando un po’ posso anche dirvi che è così palpabile l’allusione all’omosessualità da sembrare quasi irreale – tant’è che l’amore più profondo è provato per una ragazza (non che poi cambi la sostanza il fatto che sia donna o uomo).

Scusate lo sfogo, ognuno può dire la sua e criticare qualsiasi cosa, ma non sarebbe il caso di farlo con la testa? Io questo romanzo l’ho amato. La costruzione è perfetta, non ci sono salti temporali a incasinare le cose, i personaggi sono relativamente pochi, non ci si confonde con i nomi e la lettura scorre piacevole. Per di più al romanzo, che si può definire di formazione visto che accompagniamo il protagonista Theo dall’infanzia all’età adulta, si aggiungono note gangster e noir con personaggi coinvolti in omicidi e traffico di droga.

Il quadro a cui fa riferimento il titolo del romanzo è di un pittore olandese allievo di Rembrandt, Carel Fabritius

La trama si avvolge intorno al Cardellino, un piccolo ma splendido quadro realmente esistente. Il quadro e Theo, per una incredibile coincidenza, si trovano ad avere i propri destini attorcigliati l’uno all’altro in un susseguirsi di eventi drammatici che porteranno il protagonista a porsi una serie di profonde domande e osservazioni sulla propria esistenza. Queste costituiscono le ultime pagine del libro, un piccolo trattato a sè stante di una bellezza commovente.

Oltre a questo dal libro traspare un messaggio profondo sull’amore provato per l’arte, una costante del libro che lo rende davvero speciale per chi al giorno d’oggi riesce ancora a commuoversi davanti a una tela dalla grande forza espressiva. Per me questo romanzo le 5 stelle se le merita assolutamente, voi leggetelo o no, ma per favore, facciamo critiche costruttive!


Voto: ★★★★★

♫♪ Widowspeak – Limbs

La gente si era arrabbiata e aveva pianto e aveva distrutto cose per secoli e aveva levato alti lamenti per via delle proprie piccole vite senza importanza, quando – che senso aveva tutta quella sofferenza inutile? Considerate come crescono i gigli di campo. Perché preoccuparsi delle cose? In quanto esseri senzienti, non eravamo stati messi sulla Terra per essere felici, nel breve tempo che ci era concesso?


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