Venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 febbraio 2015 dalle 19
Ex Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, Castello 454 (VE)
(fine via Garibaldi lato sinistro)
Ingresso libero
La splendida chiesa sconsacrata di Santa Maria Ausiliatrice ritorna protagonista, finalmente abitata ed utilizzata ad arte dai residenti, dai turisti e dagli artisti che abitano il Sestiere Castello. I giorni 6, 7, 8 febbraio 2015, a cura di Diana Marrone (Slow Words; pr/undercover), si trasforma nel salotto condiviso del quartiere dove andranno in scena cene comunitarie governate ciascuna da un sapore, da un colore e dalle sue storie, da readings, proiezioni, musica, balli e costumi: la cittadinanza è invitata a partecipare cucinando secondo un tema a casa propria e condividendo il consumo del cibo tra sconosciuti e potenziali nuovi amici.
La rivista letteraria Slow Words allestisce anche un banco di degustazione eno-gastronomico per i viandanti sprovvisti del vettovagliamento che vogliano comunque prendere parte alla cena di quartiere – il primo evento del genere che si svolge in città, quest’anno in occasione del Carnevale di Casteo 2015 nel cui programma ufficiale sono inserite.
Le cena comunitarie (communal dinners) hanno una lunga tradizione in altri paesi, soprattutto anglosassoni. Spesso trovano casa in strutture comunali o pubbliche – ex luoghi di culto, sale del popolo o sale da ballo (ma anche in ristoranti) – con la duplice funzione di garantire una migliore socialità tra vicini o tra single. Non si conoscono, si siedono uno accanto all’altro, fanno amicizia, si scambiano assaggi…
La relazione e la socialità, oltre ad abbassare la litigiosità ed il conflitto, gettano le basi per il mutuo soccorso. A Slow Words è parso un ottimo tema sociale in occasione del Carnevale di Venezia, fatto prevalentemente di feste private – molto costose e precluse ai ceti meno abbienti.
Venerdì 6 febbraio 2015 andrà in scena La cena dei ricordi. Come nella Recherche un piccolo biscotto al burro – spesso un sapore, un piatto o un odore ci riportano ad episodi lontani nel tempo ma cruciali per la nostra vita oggi. Agli invitati è chiesto di condividere un ricordo speciale preparando un piatto – e gustandolo al sontuoso banchetto di Slow Words, vestiti di bianco! Saranno pronti a raccontarlo anche ….in versi? Dj veneziani e non offriranno un tappeto sonoro anni ’80-90, house.
Sabato 7 febbraio 2015, il dinner party Porpore e incanti tinge di rosso, amaranto, melanzana e tutti i colori della passione la bella chiesa sconsacrata. Dal cibo al corpo, un tripudio di porpora e sapori decisi e speziati. Agli invitati, che dovranno scegliere la loro tonalità di rosso, è richiesto di osare con maschere edibili, da mangiare con gli occhi e la bocca! Stavolta, per come si conviene ad una cena in rosso, ballate romantiche di ogni generazione accompagneranno la cena.
Domenica 8 febbraio 2015 Pari e dispari: si tratta della prima gara di abilità nello sformato, dolce e salato, a tenersi in una chiesa sconsacrata. Gli invitati sono solleticati ad immaginare e preparare uno sformato take-away, da scambiare e da giocarsi al lungo tavolo multitasking di Slow Words che compone parole, emozioni e nuovi incontri. “Abito corto o lungo che sia, vince ogni stravaganza sin qui nota. Se ci chiedete un colore dominante, che sia il blu elettrico!” A trionfare, musicalmente, sarà il rock&roll