Trinidad e Tobago è uno stato insulare a statuto repubblicano dell'America centrale caraibica, popolato da poco più di un milione di abitanti: la sua capitale è Port of Spain. Situata a nord-est del Venezuela nell'arcipelago delle Piccole Antille, è bagnata a nord dal Mar dei Caraibi, a est dall'Oceano Atlantico, a sud il Canale di Colombo la separa dal Venezuela mentre a ovest si affaccia sul golfo di Paria. Le due isole principali sono Trinidad (sulla quale risiede il 96% della popolazione) e Tobago, alle quali si aggiungono una ventina di isole minori; qui si alternano zone pianeggianti con aree più montuose: infatti, il punto più elevato del paese è El Cerro del Aripo, che misura 940 m. s.l.m. Le isole furono scoperte da Cristoforo Colombo nel suo terzo viaggio: egli diede il nome spagnolo "Trinidad" all'isola più grande (in omaggio alla Santissima Trinità) mentre probabilmente il nome Tobago viene dalla forma di sigaro dell'isola minore (per cui fu chiamata in spagnolo "tobaco"). Possedimenti spagnoli fino al 1797, le due isole furono occupate dagli Inglesi ai tempi della conquista francese della Spagna e fino al 1962 sono state una colonia dell'Impero Britannico: ancora oggi la lingua parlata è l’inglese.
La manifattura cartiera “John Dickinson Stationery Limited” era una compagnia di primaria importanza fondata nel 1804 da John Dickinson, che brevettò il sistema meccanizzato di produzione continua della carta, progenitrice delle odierne bobine lunghe centinaia di metri. La zona in cui nacque, l’Hertfordshire, era ricca di corsi d’acqua in grado di fornire forza motrice ai mulini destinati alla macerazione e battitura della polpa di cellulosa, ed in seguito alle laminatrici che progressivamente la riducevano allo spessore desiderato. Lo stesso reticolo di canali e fiumi poteva successivamente provvedere al trasporto dei prodotti lavorati fino ai mercati di vendita e ai porti per essere esportati in tutto il mondo. Il mulino di Nash Mill, uno dei primi convertiti a questo utilizzo, in origine era un mulino medievale di cereali: qui i Dickinson stabilirono la loro casa prima che nel 1813 un incendio molto grave lo radesse al suolo; questo episodio fu determinante nella decisione di organizzare in maniera molto efficace il servizio antincendi nelle sedi aziendali da allora in poi. Grazie al rimborso dell’assicurazione antincendi la compagnia poté ulteriormente espandersi ed aumentare la scala di produzione anche grazie alle innovazioni introdotte: nel 1850 venne brevettata la busta gommata, vera rivoluzione nel settore, nel 1929 vennero create le buste con la finestra trasparente. La compagnia nel 1910 cominciò la sua espansione in tutto il mondo, giungendo a possedere sedi in tredici nazioni tra cui Sudafrica, Australia, Nuova Zelanda e altre colonie tra cui appunto Trinidad e Tobago. Nel 1966 giunse ad essere la più grande compagnia al mondo nel settore della cartoleria ed imballaggi; nel 1999 iniziò il suo declino e nel 2007 sono stati pubblicati dei piani per tentare il suo rilancio. La John Dickinson & Co West Indies venne fondata nel 1945 ed oggi è la maggiore dei Caraibi nel settore cancelleria ed articoli da ufficio. La sua sede è a Trinidad ed esporta in tutto il sud e centro America, tra cui Haiti, Repubblica Dominicana, Porto Rico, Panama e Costa Rica; opera in un grande stabilimento in cui vi lavorano oggi circa 300 persone.
Il casco in collezione è un modello “Metro” realizzato in cuoio dalla “James Hendry” di Glasgow, in Scozia; porta sulla fronte il fregio del servizio antincendi aziendale della John Dickinson. La forma molto svasata sui lati lo fa ascrivere ai primi anni ’40, mentre dopo il 1950 le parti laterali si presentavano molto più pronunciate. La fabbrica Hendry, a dimensione familiare, fornì buona parte dei pompieri inglesi dei loro elmi protettivi in cuoio cotto e pressato a partire dalla fine del XIX secolo fino alla metà degli anni ’70; i suoi caschi erano reperibili con la cresta rinforzata in metallo bianco od ottone senza variazione di prezzo. Prima di allora i caschi, della Merryweather, erano in ottone con vistosa cresta; in seguito la Cromwell introdusse i modelli in sughero pressato e ricoperto inizialmente in cuoio e poi in tessuto resinato. I cambiamenti nella normativa sulla sicurezza sul lavoro della fine degli anni ‘60 fecero diventare inadeguato il casco in cuoio, che aveva l’interno collegato al guscio esterno grazie a soli due punti di fissaggio; i modelli in vetroresina che la Hendry cercò di proporre vennero adottati da alcune Brigate ma non in misura sufficiente da giustificare il mantenimento in attività della fabbrica, che chiuse i battenti intorno al 1975. Il casco, nonostante i molti anni, è praticamente nuovo: la sua vita operativa si è svolta in gran parte in qualche armadietto di pompiere di fabbrica al caldo sole dei Tropici.
Ringrazio per le informazioni a proposito del casco Hendry l'autore del blog inglese Barry; invece qui si trova la foto della mitica Land Rover del servizio antincendi aziendale.