Nel giorno internazionale della Protezione Civile, il 7 marzo,i pompieri iracheni sono stati insigniti del premio alla professionalità e alla dedizione, veterani dello spegnimento di pozzi di petrolio in fiamme o del salvataggio di bambini coinvolti nell’incendio della loro casa, ricevendo le congratulazioni del loro comandante, il Generale Comandante Abdul Rasool, a capo del Direttorato di Protezione Civile di cui fanno parte i Vigili del fuoco. “Sono fiero di voi: siete parte fondamentale del Piano di Sicurezza della città di Baghdad, e grazie al vostro costante addestramento, l’alto livello di professionalità e l’abnegazione fate parte integrante della lotta contro il terrorismo e il disordine” ha detto il Comandante, aggiungendo “le vostre sofferenze e il duro lavoro servono all’intera collettività”. Dal 2003, primi ad arrivare sulla scena, gli undicimila pompieri dell’Iraq hanno estinto 120.418 incendi, soccorso 2.050 persone e disinnescato 148.984 ordigni esplosivi improvvisati, i tristemente famosi IED, salvando migliaia di vite umane. Anche durante la guerra, senza badare a bandiere e schieramenti, hanno continuato a prestare la loro opera di soccorso, pagando il pesante prezzo di 121 Vigili morti in servizio. A seguire il Generale Laith Abbas, capo dei Vigili del fuoco di Baghdad, ha illustrato che negli ultimi due anni i pompieri della città hanno ricevuto addestramento in Bahrain, Oman e Giappone e più di 450 automezzi sono distribuiti a presidiare le 39 stazioni del territorio urbano: 78 nuovi mezzi sono stati donati dal Giappone, mentre gli Stati Uniti hanno donato 20 pattugliatori fluviali oltre a una nave multifunzione antincendio, mentre il Corpo del Genio statunitense ha realizzato l’Accademia addestrativa. Su tutti l’ONU ha realizzato la formazione ed il coordinamento anche grazie al lavoro dell’amico Comandante Robert Triozzi, che guida i Vigili del fuoco delle Nazioni Unite.
Il casco in collezione, già visto nella descrizione del casco da pompiere dell’Unione Europea del Parlamento di Strasburgo, è il diffuso Rosenbauer Heros II, il cui successore X-Trem è visibile nel post sugli Emirati Arabi Uniti. Sul frontale reca l’adesivo dell’Iraq, che tra le tre stelle che campeggiano sul campo bianco racchiuso tra i due campi rosso e nero, riporta le parole “Allah è il più grande”. Realizzato secondo la DIN EN 443, il tipo Heros II ha la calotta in poliammide ricoperto di vernice fosforescente, che nel buio restituisce la luce ricevuta. E’ dotato di paracollo in alluminio, soggolo con fibbia scorrevole, cuscino di ammortizzazione sul collo e visore retrattile trasparente; autentico precursore, porta sul retro la rotella che permette di regolare la bardatura interna in funzione delle diverse condizioni, utilizzabile anche da chi porta i guanti, come il pompiere sulla soglia di una casa in fiamme che deve stringere il casco in modo che sia più avvolgente. Uscito sul mercato da parecchi anni, è tuttora un valido supporto al vigile del fuoco che cerca un casco affidabile e a prezzo concorrenziale, a maggior ragione in un Paese che sta uscendo da un lungo periodo oscuro e sanguinoso. La quarta fotografia ritrae la placca identificativa del pompiere di Baghdad, ottenuta fortunosamente grazie ad un componente della missione di addestramento delle forze irachene nel periodo della ricostruzione.Qui si trova il sito da cui è tratta la fotografia della squadra di prima partenza di Baghdad, che fa parte di un ottimo lavoro fotografico.