Il caso Datagate in “CitizenFour” arriva al cinema dal 16 aprile

Creato il 31 marzo 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Il premio Oscar 2015 come Miglior Documentario, CitizeFour, vincitore anche del BAFTA 2015 oltre che di numerosi premi internazionali, arriverà nei cinema italiani il 16 aprile, distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

Il potentissimo docu diretto da Laura Poitras racconta, con il ritmo della suspence tipica di un film thriller, l’incontro tra la stessa regista (Premio Pulitzer), i giornalisti Glenn Greenwald e Ewen MacAskill e l’ex dipendente della CIA Edward Snowden, ovvero l’informatore che consegna loro i documenti riservati dell’agenzia statunitense NSA (National Security Agency), facendo scoppiare il caso Datagate e fornendo le prove di una sistematica e illegale invasione della privacy operata dall’NSA ai danni dei governi e dei cittadini in tutto il mondo.

Sinossi ufficiale:
Nel gennaio 2013 Laura Poitras inizia a ricevere email criptate da una fonte anonima che s’identifica come “CITIZENFOUR”. La fonte dichiara di avere le prove di programmi di sorveglianza illegali messi in atto dalla National Security Agency (NSA) americana in collaborazione con altri servizi segreti internazionali. Nel giugno 2013 Laura Poitras, il reporter Glenn Greenwald e il giornalista Ewen Mac Askill si recano ad Hong Kong per il primo dei molti incontri con l’uomo che si rivela essere Edward Snowden. Laura Poitras ha portato con sé la propria telecamera. Il risultato è un thriller in tempo reale.

Per saperne di più guarda il video:

[N.d.R.]
Datagate
è il nome che la stampa italiana ha scelto di dare alla serie di rivelazioni fatte dell’ex tecnico della NSA e della CIA Edward Snowden, relative al Programma di Controllo di Massa di U.S.A. e Regno Unito e alle operazioni di sorveglianza illegale e indiscriminata e di compromissione messe in atto dall’Agenzia per la Sicurezza Nazionale Statunitense in complicità con i Servizi di Intelligence di altri paesi, sia nei confronti dei cittadini che delle istituzioni.

Ecco la prima cronologia delle divulgazioni.
Il 5 giugno 2013, il Guardian pubblica una serie di ordini segreti che la FISC (Foreign Intelligence Surveillance Court) impartiva a una divisione della Verizon Communication affinché fornisse una raccolta di “metadati””per tutte le telefonate che riguardassero gli Stati Uniti, incluse le telefonate locali, e quelle fatte fra gli Stati Uniti e l’estero.
Il 6 giugno 2013, il Guardian e il Washington Post rivelano l’esistenza di PRISM (un sistema elettronico clandestino di sorveglianza, che permette alla NSA di accedere a email, ricerche internet e altro tipo di traffico sul web, in tempo reale.
Il 9 giugno 2013 è la volta di Boundless Informant: è ancora il Guardian a parlarne. Boundless Informant è un sistema che dettaglia e “mappa” per nazione tutti i dati raccolti da computer e telefonate.
Il 12 giugno 2013 le notizie arrivano dalla Cina: il South China Morning Post rivela che la NSA è penetrata illegalmente in computer cinesi e di Hong Kong fin dal 2009.
Il 17 giugno 2913 è ancora il Guardian a raccontare che nel progetto di sorveglianza globale è incluso anche il governo del Regno Unito, attraverso l’agenzia di intelligence GCHQ (Government Communications Headquarters). Che, fra l’altro, ha intercettato comunicazioni fra i politici stranieri al G20 di Londra nel 2009.
20 giugno 2013: ancora il Guardian. Questa volta vengono pubblicati due documenti segreti firmati dal generale Eric Holder, che spiegano le regole con cui la NSA opera in caso di indagini estere o statunitensi.
21 giugno 2013: altri dettagli su Tempora, il programma della GCHQ per monitorare dati di fibra ottica.
23 giugno 2013: il South China Morning Post riporta altre rivelazioni di Snowden. La NSA avrebbe hackerato le compagnie telefoniche cinesi, l’università di Pechino, Pacenet (oeratore di fibra ottica asiatico)
25 giugno 2013: il piano “b” di Snowden. Glenn Greenwald, il giornalista che ha pubblicato la maggior parte delle sue rivelazioni, spiega che la “talpa” ha diffuso in giro per il mondo file con documenti segreti della NSA, che verranno diffusi pubblicamente qualora dovesse accadergli qualcosa. Una specie di assicurazione sulla vita, casomai andasse male il rifugio in Ecuador.
29 giugno 2013: Der Spiegel scrive che gli USA hanno spiato anche diplomatici dell’Unione Europea. Martin Schulz chiede spiegazioni, furente. Ma in serata arrivano nuove rivelazioni. Questa volta, di un ex luogotenente della marina U.S., ex collaboratore della NSA: altri 6 paesi europei, fra cui l’Italia (gli altri sono: Spagna, Germania, Francia, Danimarca e Paesi Bassi), collaboravano con gli U.S.A. nel programma di controllo globale delle comunicazioni.


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