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Il caso De Luca: la decadenza è prima di tutto quella della politica

Creato il 02 marzo 2015 da Alessandromenabue
Il caso De Luca: la decadenza è prima di tutto quella della politicaLa discussione scaturita dalla vittoria di Vincenzo De Luca alle primarie campane tenutesi ieri nasconde un errore di fondo: il nocciolo della questione non è se la sua candidatura a presidente della regione - stante, in caso di vittoria, la possibile decadenza dovuta alla legge Severino - sia opportuna o meno. La domanda che occorre davvero porsi è perchè i vertici regionali e nazionali del Partito Democratico abbiano dato il via libera per la corsa alle primarie di un esponente politico non solo condannato in primo grado per abuso d'ufficio, ma già prescritto (che, vale la pena di ricordarlo, non significa assolto) nel 2010 e con altri tre procedimenti a carico ancora in corso. La vera questione  è l'evidente discrepanza tra la sempre annunciata e mai realizzata rottamazione renziana e i festeggiamenti notturni di De Luca per la netta vittoria a suon di canzonette e champagne. Si sa che il neocandidato a presidente della regione è un aperto sostenitore del premier, tanto che questa mattina si è dichiarato "primo elettore campano e azionista di riferimento di Renzi". Forse rottamazione e questione morale valgono per tutti tranne che per i valletti del premier? Infine: gli elettori democratici campani invocano da tempo etica e trasparenza per la gestione della loro regione. Che più della metà di queste persone desiderose di cambiamento siano andate in massa a votare Vincenzo De Luca suona a dir poco bizzarro. Ma soprattutto sospetto. In certi casi a pensar male non si fa peccato. E ci si azzecca.

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