La bella Raffaella in uno scorcio marittimo, come nel suo romanzo
AUTORE: Raffaella FerrariBIOGRAFIA: Sono nata a La Spezia e mi piace molto scrivere. I romanzi gialli sono la mia passione: adoro leggerli, ma adoro ancora di più scriverli. Così dopo essermi laureata in Filosofia ho partecipato a diversi concorsi letterari, ottenendo anche buoni riconoscimenti. Al mio attivo ho la pubblicazione di diversi romanzi gialli, tutti ambientati nella Provincia della Spezia (da Sarzana, a Cadimare, alle Grazie e Portovenere): - "Da Lunedì a sabato", presentato al Salone del Libro di Torino nel 1997; - "L'Ultima Magia", vincitore del "Premio Pontiggia" di Santa Margherita Ligure nel 2005; - "Il Segreto del Professore", pubblicato nel 2006; - "Il caso della donna scomparsa", pubblicato nel 2012. Nel 2008, il mio racconto "L'uomo con le stampelle", è stato inserito nella raccolta "Donne e crimine" delle migliori gialliste liguri, curata da Anselmo Roveda ed edita da Fratelli Frilli. Nel 2011, il mio racconto "Io e il vampiro", è risultato Vincitore del Premio della Giuria - 4a edizione Concorso Letterario "L'anima del bosco" a Carcare (Sv). Numerose nel tempo anche le mie collaborazioni con riviste letterarie, fra le quali "Storia e Dossier" della Giunti Editore.SITO: Raffaella FerrariCONTATTI:raffi72ferrari@gmail.com
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RECENSIONE: La trama del romanzo di Raffaella segue i classici canoni del giallo: in una città marittima, una nobile signorain vacanza scompare e pochi giorni dopo viene scoperto l’omicidio della giovane amante del marito. Il Maresciallo Lo Giudice indaga per scoprire chi abbia assassinato la giovane Melissa, mentre si trovava a bordo dello yacht del fidanzato “ufficiale”, un ricco conte. Raffaella descrive perfettamente il mondo ovattato e fasullo dell’alta società, in cui i tradimenti sono dietro l’angolo, e a volte sono le stesse persone che credevamo amiche a pugnalarci. La cosa che più mi è piaciuta del suo romanzo è la narrazione: l’autrice non ha nulla da invidiare a scrittori di gialli come Camilleri, lo stile si mantiene neutro ma non esprime una mera ricostruzione dei fatti di cronaca. Il tratto di Raffaella si distingue tra le pagine, una sua impronta, se così possiamo dire. La punteggiatura è ottima, adeguata al genere thriller, con pause a effetto in punti strategici.La detective Lucilla Ferrino, che parla in prima persona, è un alter ego della nostra Raffaella: ebbene sì, in questo romanzo abbiamo non uno, ma due investigatori alle prese con il delitto. Il Maresciallo Lo Giudice, in cui molti uomini si potranno identificare, e la Ferrino, una donna come tante che ama la famiglia e gli amici.Un libro da leggere per chi ama i gialli nostrani e non gli improbabili thriller di oltreoceano.
INTERVISTA A RAFFAELLA FERRARI
1. Ciao e benvenuta sul mio blog; ci parli un po’ di te, non come autore ma come persona?Buongiorno, e grazie per avermi ospitato. Sono prima di tutto l’orgogliosa mamma di una bimba di dieci anni che è la mia ispirazione e il mio fine in ogni cosa che faccio. Scrivo per passione e mai per mestiere. Per mestiere insegno, ma a pensarci bene, pure l’insegnamento è una passione. Vivo di emozioni, di attimi e mai di giorni banali. Sono una sognatrice, credo nelle favole e pure in Babbo Natale. Davvero!! Babbo Natale esiste: in Groenlandia c’è un villaggio dove si può incontrare Santa Claus con tutto il suo entourage di folletti e renne!!! Scherzi a parte, significa che con un po’ di fantasia i sogni si possono realizzare.2. Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?Mah, penso di aver sempre desiderato scrivere. Da bambina tenevo un diario al quale confidavo tutte le mie emozioni. Ancora oggi, sull’agenda, oltre agli impegni di lavoro, annoto pensieri e sensazioni…3. Oltre alla scrittura, quali sono i tuoi interessi?Mi piace leggere, adoro cucinare (tanto è vero che nel libro riporto diverse ricette tutte sperimentate da me e dalla mia famiglia), ho una passione per i gatti (con me vive da anni un persiano rosso di nome Teddy Bear) e per le piante (devo essere fra i pochi ad essere riuscita ad allevare in casa una stella di Natale, che fiorisce puntuale ogni primo di dicembre).4. I tuoi libri e autori preferiti? Guarda magari vi stupirò, ma il libro che più mi ha colpito in assoluto è il “Fu Mattia Pascal” di Pirandello. L’idea che uno possa scomparire e ricominciare una vita con un altro nome mi affascina. Poi adoro Agatha Christie e molti autori contemporanei italiani (perché non è vero che la buona letteratura debba per forza essere Estera) cito De Giovanni, Camilleri, Martigli, Danila Comastri Montanari, Buticchi, Varesi…5. Come è nata l’idea per il tuo romanzo?A me capita di sentire una notizia, non so alla televisione o, anche perché no, durante le chiacchierate al bar, e di rimanerne così colpita da desiderare di inventarci una storia sopra. E’ capitato così anche per questo romanzo. Possiamo dire, perciò, che, sebbene tutti i personaggi e i fatti siano frutto della mia fantasia, ad ispirarli è stato qualcosa di realmente accaduto.6. A cosa ti sei ispirato per descrivere i tuoi personaggi? C’è qualcuno di loro che ti rispecchia più degli altri, o al quale ti senti più legato? Perché?Lucilla Ferrino è una sorta di mio alter ego. O meglio è la persona che vorrei essere. Il maresciallo Saverio Lo Giudice è invece un uomo che, se esistesse, vorrei avere come amico. A questo proposito mi è capitato che una mia lettrice mi abbia detto che si era innamorata di lui: non sai la gioia… ecco, vi esorto ad innamorarvi del mio maresciallo, mi fareste un regalo!7. Qual è il messaggio che hai voluto lasciare ai lettori?Il messaggio è senz’altro quello che nella vita ben di rado si può giudicare e che è estremamente difficile capire quanta colpa ci sia effettivamente nell’errore e quanto merito nella virtù.8. Puoi descrivere brevemente il tuo percorso di autore e le tue esperienze?Dunque, tutto è nato dalla vittoria, con un mio breve romanzo, del Premio Internazionale Giuseppe Pontiggia. Il premio consisteva nella pubblicazione in duecento esemplari dell’opera. Il romanzo s’intitolava “L’ultima Magia” e le 200 copie andarono a ruba. Tutti dissero che era piacevole. Così fui incoraggiata a lanciarmi in questa avventura. Seguì un altro romanzo “Il segreto del professore” Edizioni Giacchè, che ebbe un buon successo. Ora è la volta de “Il caso della donna scomparsa”9. Cosa ne pensi del panorama letterario odierno? Cosa vorresti dire agli autori esordienti che non hanno ancora pubblicato?Guarda, le dinamiche dell’editoria italiana contemporanea mi sfuggono un po’. Temo che il talento dell’autore non sia il primo parametro di cui si tiene conto. Una cosa buona mi paiono invece le piattaforme di self publishing che permettono a chiunque di far conoscere il proprio lavoro: sarà il pubblico a decretarne il successo. Cosa c’è di più democratico?10.Quali sono i tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione sulle tue pubblicazioni?Di progetti ne ho un sacco. Ho fatto un ciclo di incontri con i bambini delle scuole elementari della mia città, ai quali ho letto un racconto giallo che ho scritto solo per loro. E’ stato entusiasmante: insegnare ai bambini il piacere della lettura è una bella esperienza. Prossimamente porterò questo progetto nelle scuole medie della Provincia di Massa Carrara. Spero, a breve, di poter pubblicare una raccolta di racconti gialli alla quale tengo molto. Grazie per essere stata mia ospite, Raffaella e buona fortuna!