Il caso Jane Eyre di Jasper Fforde

Creato il 02 febbraio 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Figlio di John Standish Fforde, ventiquattresimo cassiere capo della Banca d’Inghilterra (la cui firma appariva sulla cartamoneta britannica) e cugino dell’autrice Katie Fforde. Ha studiato presso la Dartington Hall School.

Ha trascorso i primi anni della sua carriera come assistente operatore per l’industria cinematografica, dove ha lavorato per una serie di film, tra i quali Agente 007 – GoldenEye ed Entrapment.

Tra le sue pubblicazioni, una serie di romanzi ha come protagonista la detective letteraria Thursday Next: Il caso Jane EyrePersi in un buon libroIl pozzo delle trame perduteC’è del marcio e First Among Sequels (l’ultimo non ancora tradotto in Italiano). È inoltre previsto un sesto romanzo della serie, dal titolo One of Our Thursdays Is Missing. L’autore afferma che Il caso Jane Eyre ha ricevuto 76 rifiuti da editori prima di essere ammesso alla pubblicazione.

The Big Over Easy (2005), che ha un’ambientazione simile ai romanzi che hanno per protagonista Thursday Next, è una revisione del primo romanzo scritto dall’autore, che inizialmente non aveva trovato alcun editore. Il titolo originale era Who Killed Humpty Dumpty?, più tardi divenuto Nursery Crime, che è il titolo ora usato per riferirsi a questa serie di romanzi. Questi descrivono le indagini del DCI Jack Spratt. Il seguito di The Big Over EasyThe Fourth Bear, è stato pubblicato in Gran Bretagna nel luglio 2006; la storia ruota su Ricciolidoro e i Tre Orsi.

I romanzi di Fforde sono caratterizzati da allusioni letterarie, giochi di parole, una trama serrata e aderenza al genere tradizionale. I suoi lavori contengono di solito elementi di metanarrazione, parodia e fantasy.

Fforde è interessato all’aviazione e si diletta a pilotare un Tiger Moth di sua proprietà.

Sito: http://www.jasperfforde.com/
Sito della casa editrice: 
http://www.marcosymarcos.com/

 

Titolo: Il caso Jane Eyre
Autore: Jasper Fforde
Edito da: Marcos Y Marcos
Prezzo: 15 €
Genere: Romanzo ucronico, Narrativa
Pagine:  378 p.
Voto:

 

Trama: È un 1985 diverso, in un mondo dove i libri sono il bene più prezioso e i confini tra realtà e fantasia sono più morbidi del consueto. Mycroft, vecchio inventore, escogita un sistema per entrare di persona in romanzi e poesie. Acheron Hades, criminale diabolico, se ne appropria e rapisce “Jane Eyre” dal manoscritto originale di Charlotte Brontë: ad indagare arriva Thursday Next, Detective Letteraria. Reduce dalla guerra di Crimea (che imperversa da centotrent’anni), ha in sospeso un amore. Le indagini la riportano a Swindon, sua città natale; sbarcata da un dirigibile di linea, salta in groppa a una fuoriserie decappottabile dai mille colori. Riuscirà a salvare Jane Eyre e a rimettere in sesto la sua vita?

Recensione
di Debora

Ci imbattiamo questa volta in un romanzo ucronico. Secondo questo genere letterario la storia può aver seguito un corso alternativo rispetto a quello reale. Diciamo che nel corso del libro assisterete a fatti storici irreali, quasi utopistici, anche se per un lettore, il mondo descritto da Jasper Fforde potrebbe essere quello ideale. Ma la cosa che forse sconvolge di più è che il tempo non ha assolutamente valore in questa storia perché ci si può trovare sbalzati avanti o indietro nel tempo come niente fosse e si possono raggiungere addirittura i personaggi più amati dei libri ed incontrarli nei luoghi in cui vivono le loro storie. Questo è proprio un romanzo diverso dal solito, poco ma sicuro!

Sembra di stare in un futuro prossimo, ci sentiamo catapultati in un altro mondo date tutte le stranezze. Ma è il 1985, solo un 1985 diverso da come ce lo aspettiamo e diverso da come l’abbiamo vissuto noi. La protagonista è una di quelle figure femminili che sicuramente ti rimangono impresse: una donna forte, che ha vissuto pienamente la sua vita; una donna che vuole tenere sotto controllo le situazioni, ma anche le emozioni.

Sentivo le lacrime che stavano per sgorgare e le ricacciai indietro. Per niente al mondo avrei  voluto cominciare a piagnucolare come una bambina davanti  a quella gente, e così trasformai abilmente il singhiozzo in un colpo di tosse.

Altro particolare molto carino è che come animale domestico la nostra protagonista ha un dodo. Pare sia un abitudine molto comune quella di avere un dodo come amico. Ma non è il solo animale strano perché vi imbatterete in altre specie.

Non è abbastanza dodo per essere un dodo. Stanza  7, in fondo al corridoio. Segua il proprietario del vomitillo, ma stia attento; stamattina vi ho mandato un quarkopardo.

Detto questo, che non è poco, direi di passare allo stile dell’autore e al mio punto di vista da lettrice. La lettura è scorrevole ma in alcuni punti mi sono persa, avevo come l’impressione di avere un po’ di confusione in testa. Dovevo rileggere alcuni passaggi forse perché, nelle prime pagine soprattutto, non avevo ancora memorizzato i nomi dei protagonisti (nomi molto particolari) o forse semplicemente perché la mia attenzione in alcuni punti calava. Sono molte le cose insolite e gli avvenimenti particolari che inserisce l’autore nella trama; già nelle prime pagine sono forse già troppi e quindi forse mi sono persa per strada qualche “indizio”. Insomma, non si riescono a ricordare i protagonisti non solo per il nome ma anche perché non sono abbastanza caratterizzati, o almeno non tutti. Di sicuro il lettore riesce a immaginarsi i protagonisti romanzeschi che Jason Fforde inserisce nel libro, come Jane Eyre, ma gli altri mancano di qualcosa, non mi hanno convinto.

Nel tempo dei protagonisti i libri e la lettura assumono un’importanza fondamentale ed è questo il particolare più bello del libro, il tocco in più che rende Il caso Jane Eyre speciale. Nella storia entrano letteralmente i grandi protagonisti dei romanzi classici più famosi. Io sinceramente  avrei voluto incontrarli più spesso e non così tardi nella lettura; si, perché ero sempre pronta all’arrivo di Jane Eyre ma non arrivava mai! Dov’è? mi chiedevo e poi quando arriva non mi sembra abbia fatto chissà cosa. Un’ idea splendida quella dell’autore ma non ben sviluppata. In più inserisce anche una storia d’amore, anche questa forse che poteva risparmiarsi, perché ha un epilogo improvviso e  forse troppo scontato, insomma, che non stuzzica per niente il lettore. Se non ci fosse stata non ne avrei sentito il bisogno.

Bellissima la copertina del libro, con un immagine appropriata alla trama. Ogni capitolo è aperto da una citazione, un pensiero di un protagonista della storia, non solo della nostra Thursday ma anche pensieri “criminali” dell’antagonista per eccezione presente nel libro, Acheron Hades.



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