Lo è, non lo è? In effetti, sono la legge e la giurisprudenza a doverlo stabilire. In ogni caso, la sproporzione tra la presunta "offesa" - in realtà, una provocazione - e la pena decisa è palese. Ci sarà l'appello, vedremo cosa accadrà: ma le autorità turche dovrebbero imparare a distinguere - una volta per tutte - tra l'autentico incitamento all'odio razziale, che va represso anche duramente, e le polemiche degli intellettuali che meritano tutt'al più una serie di pernacchie, ma sicuramente non l'attenzione dei gudici.