Io & Ginger Cat abbiamo un gusto pressoché infantile nel viaggiare sugli autobus a due piani - ovviamente al piano di sopra, ovviamente nel posto davanti, quello con vista panoramica, dove sembra di volare.
Un po' come i bambini.
E infatti nel posto di fianco al nostro ci sono Batman e Superman - o meglio, due ragazzini di otto anni che indossano i cappellini dei loro super eroi preferiti.
E noi voliamo insieme a loro.
In qualche modo.
D'altro canto, com'è notorio, nemmeno Batman vola, se non con l'ausilio di qualche suo bat-gingillo tecnologico. O di un autobus a due piani, appunto.
In ogni caso il paesaggio che attraversiamo è eccezionale: i campi sono illuminati dal bacio dorato del sole, e tutto è così bello che riusciamo a godercelo ignorando per una volta la vocina lamentosa che pigola in un angoletto della nostra testa lamentandosi perché tutta questa meraviglia non si riesce a fotografare, a causa dell'esercito di moscerini kamikaze che ha deciso di compiere l'estremo sacrificio sul parabrezza del nostro autobus.
Dopo aver visitato il Castello di Alnwick (meglio noto come Hogwarts), residenza di Ralph Percy, dodicesimo Duca del Northumberland, e decantato dalle sue sapienti strategie di marketing territoriale come "il castello più bello che abbiate mai visto", non ci aspettavamo di vedere un castello più maestoso ed imponente all'interno della stessa contea.
E invece.
Il maniero di Bamburgh non passa inosservato nemmeno a volerlo, e, non appena scendiamo dal pulman, è la prima cosa che inevitabilmente ci salta all'occhio del paesaggio che abbiamo di fronte, e che ci fa subito capire chi è che comanda in questo villaggio.
Una via lunga e stretta di cottage di pietra con le facciate imbellettate di rose rampicanti scivola ai suoi piedi, e lui è lì, fiero e possente su un tozzo piedistallo di roccia a dominare con leadership regale la costa ed il piccolo villaggio.
Ralph - non mi dire che non ti viene un po' d'invidia perché non ci credo...
La salita è un po' impervia, fra spunzoni di roccia e pietrisco, e pare quasi un sentierino di montagna.
Ci sta come metafora della fierezza un po' burbera del Northumberland, che come un riccio si apre donando la sua parte più bella solo a chi mostra di prendersi la briga di scalarla, a chi corre il rischio di provarla ad espugnare.
Mentre saliamo un pannello informativo ci fa sapere che, a quanto pare, è molto gettonata l'avventurosa abitudine di utilizzare questo impervio sentiero come pista da running: queste fiere genti del Northumberland evidentemente devono ancora avere un bel po' di ferreo e coraggioso sangue vichingo che gli scorre nelle vene...
Spero che il castello apprezzi comunque il nostro gesto, e che ci doni lo stesso la sua parte più bella, accontentandosi del fatto che il nostro tentativo di scalarlo lo stiamo facendo camminando e non di corsa...
Ora forse cominciamo a capire come mai l'astuto Ralph ha scelto Alnwick e non Bamburgh come residenza.
Meno salite franose.
E poi il medesimo pannello di cui poco fa, ci informa che Bamburgh ha già tutta una serie di altri abitanti.
Abitanti che sono un po' difficili da sfrattare, sia con le buone che con le cattive.
Del resto, siamo quasi in Scozia, ed ogni castello che si rispetti deve avere il suo fantasma.
Qui ce ne sono ben tre.
C'è una bambina di sei anni di nome Sophie che si era persa nel castello, e che, quando si imbatte in qualcuno, ne cerca la mano per farsi guidare: è una bambina docile, ma anche un po' capricciosa, per cui, quando la si incontra, bisogna salutarla e dare retta alle sue richieste di attenzione, altrimenti sarà lei a guidare voi e a farvi perdere, proprio come le era successo durante la sua breve vita terrena.
C'è il pianto disperato di un neonato, la cui mamma è caduta dalla Torre dell'Orologio mentre lo teneva in braccio: vertigini? Un piede in fallo? ...oppure una spinta?
La creatura che piange è ancora troppo piccola per poter dare una spiegazione, e in ogni caso il suo vagito è stato l'ultimo suono che ha potuto articolare.
Della Dama Rosa invece si sa per certo che si sia buttata: si chiamava Catherine, aveva vent'anni ed era bellissima.
Era anche innamorata.
Ma a suo padre il ragazzo piaceva molto poco, forse perché era un po' troppo carente di quarti di nobiltà; per cui decise di spedirlo a combattere oltre il mare.
Nemmeno questo bastò al cuore di Catherine per dimenticarlo, e per anni rimase in attesa, rifiutando qualunque altro pretendente.
Il padre, allora, esasperato, le mentì, dicendole con brutalità che lui invece l'aveva dimenticata, che non sarebbe mai tornato, perché si era sposato in Francia, e sarebbe rimasto là.
L'ultima cosa che vide della figlia fu lo svolazzo delle stoffe di seta del suo abito mentre si gettava giù dalla torre più alta. E l'unica cosa che gli rimase fu il suo profumo di rose, che si sente ancora oggi quando decide di apparire nel suo castello.
E' rimasta sempre qui, la Dama Rosa. Forse ha capito che il padre le aveva mentito, e sta ancora sperando che il suo amato possa tornare.
L'interno del castello è piuttosto sobrio, e devo ammettere che, dentro, Alnwick era sicuramente più interessante.
[Già mi vedo Ralph che sogghigna compiaciuto]
Nessuno mi ha preso la mano, né ho sentito profumo di rose.
Ho udito un neonato strillare, ma era vivo, ben paffuto ed indossava una tutina di Peppa Pig, che non credo fosse in voga durante il Medioevo.
La ripida salita è stata dunque un po' vana?
Ma no, ecco che la vera bellezza che questo Castello teneva in serbo si mostra.
Basta alzare lo sguardo oltre le mura di cinta.
La costa sabbiosa sferzata dalla brezza, il mare turchese che si confonde con il cielo, e, sull'orizzonte le Isole Farne.
Un panorama incantato, che, da qui, si gode da un punto di vista privilegiato.
Il Castello domina la costa, domina il mare, ma le Isole Farne fuggono lontane. Non si fanno dominare dal Castello.
Su di esse regna un altro genere di dominio.
E la prossima settimana vi racconterò quale...