Il Castello L’edificio è interamente visitabile. La struttura si presenta con le originarie fortificazioni: mura perimetrali rinforzate da barbacani; una torre normanna a pianta quadrata alta venti metri attigua al cortile centrale; una torre di avvistamento; una torre cilindrica da difesa; una torre campanaria con “bertesche”, ossia opere difensive in muratura o legname, sporgenti rispetto alle mura o poste fra le merlature allo scopo di permettere al difensore di restare coperto durante le battaglie pur continuando a offendere. L’interno si articola in circa sei appartamenti, per un totale di quaranta stanze. Si entra nel castello varcando il fossato e l’ingresso con arco in pietra, ritrovandosi così nella piazzetta d’epoca. Sulla corte interna si apre la cinquecentesca cappella palatina intitolata a San Martino. Annessi alla cappella vi sono un coretto in legno con un organo a canne, una torre campanaria a pianta quadrata con scala a chiocciola in legno, un passaggio con postazione di difesa “a feritoia” e una sacrestia. All’interno trovano posto alcune statue raffiguranti la Vergine Addolorata, la protettrice del castello Santa Filomena, San Francesco, San Martino, San Stanislao. Durante la visita è possibile accedere al Trapeto, ossia al frantoio, risalente al XVII secolo. Si tratta di un locale con volte a vela, con frantoio oleario, macina e torchio in pietra. Accanto si può entrare nella vecchia mangiatoia della stalla e nell’antico grande Cellaio, la dispensa alimentare del castello.Sono anche visitabili le nicchie delle antiche prigioni.Al primo piano si può vedere l’originale parete in pietra del Mastio, la torre quadrata principale, riferibile all’anno Mille, ed è possibile ammirare oggetti appartenenti alla famiglia proprietaria nel Laboratorio artigianale–artistico per la lavorazione dei metalli e del cuoio. Passando per la loggetta ad arco in pietra che si affaccia sul cortile interno, si accede all’ex Piazza d’Armi, alla Sala di ricevimento e al balcone storico. Nelle altre Sale sono custoditi i Disegni Accademici e gli Acquarelli degli antenati; i lavori in cuoio; la Gipsoteca – collezione di modelli di statue o parti architettoniche – di famiglia; le tavole catastali del XVIII secolo dei possedimenti del castello; armi e cinture di castità; ricami e lavorazioni al tombolo. Inoltre è possibile visitare la torre normanna e ispezionare il “trabocchetto”, cioè un dispositivo a forma di botola che poteva essere aperto a comando facendo precipitare chi vi sostava sopra, e la cisterna pluviale. È consigliato salire alla colombaia della torretta di avvistamento, dove quattro aperture poste ai quattro punti cardinali permettono di godere del suggestivo panorama che abbraccia le colline circostanti e i paesi limitrofi.
Il Castello L’edificio è interamente visitabile. La struttura si presenta con le originarie fortificazioni: mura perimetrali rinforzate da barbacani; una torre normanna a pianta quadrata alta venti metri attigua al cortile centrale; una torre di avvistamento; una torre cilindrica da difesa; una torre campanaria con “bertesche”, ossia opere difensive in muratura o legname, sporgenti rispetto alle mura o poste fra le merlature allo scopo di permettere al difensore di restare coperto durante le battaglie pur continuando a offendere. L’interno si articola in circa sei appartamenti, per un totale di quaranta stanze. Si entra nel castello varcando il fossato e l’ingresso con arco in pietra, ritrovandosi così nella piazzetta d’epoca. Sulla corte interna si apre la cinquecentesca cappella palatina intitolata a San Martino. Annessi alla cappella vi sono un coretto in legno con un organo a canne, una torre campanaria a pianta quadrata con scala a chiocciola in legno, un passaggio con postazione di difesa “a feritoia” e una sacrestia. All’interno trovano posto alcune statue raffiguranti la Vergine Addolorata, la protettrice del castello Santa Filomena, San Francesco, San Martino, San Stanislao. Durante la visita è possibile accedere al Trapeto, ossia al frantoio, risalente al XVII secolo. Si tratta di un locale con volte a vela, con frantoio oleario, macina e torchio in pietra. Accanto si può entrare nella vecchia mangiatoia della stalla e nell’antico grande Cellaio, la dispensa alimentare del castello.Sono anche visitabili le nicchie delle antiche prigioni.Al primo piano si può vedere l’originale parete in pietra del Mastio, la torre quadrata principale, riferibile all’anno Mille, ed è possibile ammirare oggetti appartenenti alla famiglia proprietaria nel Laboratorio artigianale–artistico per la lavorazione dei metalli e del cuoio. Passando per la loggetta ad arco in pietra che si affaccia sul cortile interno, si accede all’ex Piazza d’Armi, alla Sala di ricevimento e al balcone storico. Nelle altre Sale sono custoditi i Disegni Accademici e gli Acquarelli degli antenati; i lavori in cuoio; la Gipsoteca – collezione di modelli di statue o parti architettoniche – di famiglia; le tavole catastali del XVIII secolo dei possedimenti del castello; armi e cinture di castità; ricami e lavorazioni al tombolo. Inoltre è possibile visitare la torre normanna e ispezionare il “trabocchetto”, cioè un dispositivo a forma di botola che poteva essere aperto a comando facendo precipitare chi vi sostava sopra, e la cisterna pluviale. È consigliato salire alla colombaia della torretta di avvistamento, dove quattro aperture poste ai quattro punti cardinali permettono di godere del suggestivo panorama che abbraccia le colline circostanti e i paesi limitrofi.
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