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Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno – La rinascita è la fine di un’era

Creato il 24 agosto 2012 da Poison78 @poison78
Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno – La rinascita è la fine di un’era USCITA CINEMA: 29/08/2012
GENERE: Azione, Thriller, Fantasy
REGIA: Christopher Nolan
SCENEGGIATURA: Christopher Nolan, Jonathan Nolan
ATTORI: Christian Bale, Gary Oldman, Morgan Freeman, Michael Caine, Tom Hardy, Anne Hathaway, Juno Temple, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Matthew Modine.

FOTOGRAFIA: Wally Pfister
MONTAGGIO: Lee Smith
MUSICHE: Hans Zimmer
PRODUZIONE: DC Entertainment, Legendary Pictures, Syncopy, Warner Bros. Pictures
DISTRIBUZIONE: Warner Bros
PAESE: USA 2012
DURATA: 165 Min
FORMATO: Colore

Sito Italiano
Sito Ufficiale

Trama:


Sono passati otto anni da quando Batman è svanito nella notte, trasformandosi in quell'istante da eroe a fuggiasco. Prendendosi la colpa della morte del procuratore distrettuale Harvey Dent, il Cavaliere oscuro ha sacrificato tutto per ciò che lui e il Commissario Gordon speravano fosse un bene superiore. Per un po' di tempo la bugia ha funzionato, in quanto l'attività criminale a Gotham City è stata schiacciata dal peso del Dent Act, una legge anti crimine. Ma tutto cambierà con l'arrivo di una astuta ladra con uno strano piano in mente. Molto più pericoloso, comunque, è l'arrivo di Bane, un terrorista mascherato i cui spietati piani per Gotham portano Bruce a uscire dal suo esilio auto-imposto. Ma anche se indossa nuovamente il mantello e il cappuccio, Batman potrebbe non essere abbastanza forte per fermare Bane.

Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno – La rinascita è la fine di un’era
Commento:

Come la maggior parte degli accaniti fan della serie, sono accorso al cinema per la tanto pubblicizzata e poco esclusiva anteprima del 21 Agosto (il film era presente nelle maggiori sale della capitale), per vedere il terzo capitolo della saga dell’uomo pipistrello di Christopher Nolan. Ciò che colpisce subito di quest’ultimo lavoro sono gli evidenti problemi di adattamento nella nostra lingua madre. Sorvolando sulla poco felice idea di massacrare il titolo del film con un orripilante “Il ritorno” che fa tanto produzione italiana anni 80, ciò che stupisce come un palo di frassino infilato nelle orecchie è il doppiaggio. Che il tanto decantato mestiere del doppiatore italiano sia ormai allo sbaraglio è un dato di fatto, ma in una produzione economicamente redditizia come questa è assolutamente sconfortante ascoltare un abominio del genere. Già dai primi minuti il risultato è a dir poco catastrofico. L’adattamento di FilippoTimi (bravo attore) per il personaggio di Bane è qualcosa da catapultarsi direttamente dai seggiolini del cinema al botteghino e richiedere i soldi indietro. Naturalmente queste sono mere questioni personali di chi ormai è completamente abituato ad ascoltare e vedere i film nel modo in cui sono stati concepiti e creati originariamente. Le lamentele lette in giro per la rete in ogni caso mi fanno supporre che non sono l’unico pignolo che risiede nella nostra amata penisola.
 

Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno – La rinascita è la fine di un’era
Il regista di origine inglese è senza dubbio un autore di classe, il talento nel creare suggestivi colpi d’occhio non è certo in discussione. Stupisce lo spettatore con panoramiche vertiginose spettacolari ed esplosioni genuinamente stimolanti e convincenti.  La scena nello stadio di football americano mostrata anche nei trailer ne è l’esempio più calzante.  Perché è nelle scene di massa che Nolan dà il meglio di se. La fotografia e gli effetti sonori sono maestosi. Tecnicamente al film non posso rimproverare nulla se non una certa legnosità nel montaggio frettoloso della prima parte, dove il buon Nolan ricicla più di qualche idea dai precedenti lavori. Mostra qualche falla, come nella seconda scena delle fogne e manca in qualche scelta stilistica. Questi appunti per molti possono essere piccolezze e non cambiano il valore del film. Visivamente è impressionante e funziona così come ci si aspettava.
 

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Purtroppo sono presenti anche molti però. Narrativamente parlando il film è deficitario ben oltre le aspettative. I dialoghi non sono sempre pungenti, le sottotrame si aggrovigliano tra loro e le incongruenze in termini di realismo sono più che evidenti. Naturalmente a molti basterà pensare che stiamo parlando di Batman, quindi di un fumetto, per rimettere tutti i tasselli al loro posto. Tuttavia sarà sempre un mistero trovare le motivazioni che spingono Bruce Wayne/Batman  a svelare la sua identità per “Piombarsi” la Selina Kyle/Catwoman.
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Come avrà fatto l’ispettore Gordon a spostarsi in meno di tre minuti da un lato all’altro della città a piedi?? I dubbi che permangono sono molteplici e i "What the fuck?" da segnalare abbondando, non continuo solo per evitare enormi spoiler. Naturalmente l’epicità creata ad arte dal regista farà passare in secondo piano tutti questi aspetti, ma è immancabile che dopo un lavoro indubbiamente stellare come il secondo capitolo ci si aspettava una maggior cura e accortezza. Molti grideranno al capolavoro e il film è oggettivamente bello.  Visivamente spettacolare, mostruosamente epico, è Batman. Il pipistrello rivisto e corretto che abbiamo ri/iniziato ad amare dopo gli abominevoli capitoli di Joel Schumacher (Batman Forever e Batman & Robin). Sarà quasi impossibile, superare quanto di buono fatto da Nolan con questa trilogia. Per realizzare una produzione all’altezza di tanta spettacolarità e bellezza si dovranno sudare le proverbiali sette camice.
 

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Tuttavia da Nolan e da questo finale di trilogia era lecito aspettarsi qualcosa di più stravolgete sotto il profilo dell’originalità, un impatto massiccio in termini di imprevedibilità. Il film in realtà fatica in entrambi. La storia è fin troppo prevedibile e il riciclo di tematiche a metà strada tra il primo e il secondo capitolo non migliora la situazione. Non è oggettivamente il miglior canto del cigno, offerto da un regista che fino a questo momento ci aveva clamorosamente stupito. E’ sicuramente un'opera di forte impatto emotivo, visivo e sonoro. E’ una produzione hollywoodiana d’altri tempi, maestosa, con un forte respiro lirico e epico. Disgraziatamente solo commerciale. Il suo cuore è figlio dei nostri giorni, basato sulla facilità di intrattenimento e il cospicuo bisogno di denaro. Manca di eleganza, anche nel cercare di sbatterci in faccia per tutta la durata del film il prossimo personaggio (eroe) e annesso spin-off della saga.
Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno – La rinascita è la fine di un’era
Chi mi legge spesso, sa bene che il più delle volte mi schiero a favore delle pellicole clamorosamente bastonate. Le difendo dagli accaniti attacchi dei bastiancontrario, dei fan del brutto a prescindere. Non è mia abitudine fossilizzarmi sui difetti delle pellicole. Bisogna comunque essere sinceri con se stessi e al sottoscritto questo capitolo non ha convinto completamente. Spero di rivedere la mia opinione (perché è un po’ una ferita aperta) almeno in chiave sollazzo con la prossima visione che sarà forzatamente in audio originale. Sento sinceramente il bisogno di apprezzare appieno l’epicità e il lavoro scenico realizzato.
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Malgrado ciò già da ora sono convinto che determinati dubbi e difetti non svaniranno. Il ritmo è inflazionato e rallentato da dialoghi banali, parole su parole che si rincorrono solo per creare il nuovo espediente narrativo. Le soluzioni sono poco azzeccate ed è evidente la superficialità data all’aspetto realistico della messa in scena. La trama densa di sfumature sottili, troppo lunga e costellata da riferimenti che non tutti capiranno.  Sono il marchio tangibile di una pellicola in parte disordinata. Le scene d’azione epicamente seducenti mancano di reale e cattiva fisicità. Una opera convenzionale. Personalmente richiedevo distinzione oltre alla qualità tecnica. Manca il carisma di un cattivo (Bane) che non raggiunge il livello del ancora rimpianto Joker di Ledger . Tom Hardy  (Bane) è un attore della madonna, la sua fisicità buca completamente lo schermo, purtroppo il suo doppiaggio e i suoi dialoghi fracassano i marroni. Il nuovo capitolo non alza il livello delle produzioni a fumetti per il livello cerebrale proposto ma solo perché è oggettivamente un film girato e creato visivamente in modo impeccabile.
Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno – La rinascita è la fine di un’era
Nota di merito per i personaggi caratterizzati a regola d'arte. Bruce Wayne/Batman è un uomo che non sa più vivere, vittima come sempre delle proprie paure e della propria oscurità. Selina Kyle/Catwoman è maledettamente sensuale e convincente, una vera sorpresa . Bane come detto da rivedere in originale, per il momento convincente solo sotto l’aspetto fisico.  Poco rappresentata la Miranda Tate, personaggio fondamentale per questa storia. Gli altri come Alfred, Fox, Gordon e il nuovo personaggio John Blake sono come sempre di livello.
 

Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno – La rinascita è la fine di un’era
Un film bellissimo da vedere, una degna conclusione. Non la migliore che ci potevamo aspettare. Conclude un lavoro durato la bellezza di quasi sette anni con un grande botto al quale però manca quella scintilla per accendere il cervello oltre al cuore degli appassionati. Nella sua totalità questa trilogia va accuratamente considerata come il picco più alto delle produzioni dei supereroi, un lavoro eccezionale difficilmente replicabile.
Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno – La rinascita è la fine di un’era

Pro.
 

Tecnicamente superlativo.
I Fan del personaggio e della saga cinematografica resteranno estasiati.
Pur con i suoi difetti è una degna conclusione.
Contro.
 

Narrativamente poco elegante.
I puristi del fumetto non saranno pienamente convinti.
Qualche licenza poetica  di troppo sotto la voce realismo.



Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno – La rinascita è la fine di un’era

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