Il cavallo sbagliato

Alla paventata "discesa in campo" di Montezemolo adesso si è aggiunta anche quella di Alessandro Profumo, ex ad di Unicredit, uno che, per dirla come il senatore idv Elio Lannutti "in un paese normale sarebbe già in galera come Bernie Madoff negli Stati Uniti". L'impressione è che stiano spuntando come funghi candidature più o meno credibili da parte di esponenti di quella classe dirigente italiana che, vedendo inevitabilmente alle porte il declino lento e sanguinoso di un berlusconismo il cui fautore principe si aggrappa ancora al potere con le unghie, tenta di sostituire allo scellerato leader del "liberismo solo per sè stesso" altre figure, certamente più credibili e autorevoli (ma soltanto perchè oramai anche Grande Puffo sarebbe figura prestigiosa al confronto di Berlusconi).E' troppo comodo oggi per banchieri e industriali provare a riproporre di nuovo quel programma di riforme liberali soltanto promesse dall'attuale premier e dare vita magari ad altre formazioni politiche il cui obiettivo è evidentemente riuscire laddove il berlusconismo non soltanto ha fallito, ma a conti fatti sembra che si sia solo servito di quelle promesse per fare i propri comodi.Spero vivamente che, dopo aver clamorosamente puntato sul cavallo sbagliato, l'Italia liberal ne paghi lo scotto, e che l'appeal elettorale di candidature del genere rasenti lo zero. E' anche e soprattutto questo che ha fatto di male Berlusconi. Ha ridotto la Destra liberale italiana ad una barzelletta che non fa neanche ridere. E non basterànno certo un Montezemolo o un Profumo, che rappresenterebbero una novità nello scenario politico almeno quanto lo sarebbero un paio di mocassini nel mondo delle calzature, a cambiare le cose.
By Jitsu Mu L'articolo è liberamente riproducibile a condizione che venga citata la fonte attraverso un link all’articolo