di Felix Herngren
con Robert Gustafsson, Alan Ford, Mia Skäringer, Iwar Wiklander
Svezia, 2013
genere, commedia, drammatico, avventura
La fuga ricorda quasi il Bilbo Baggins di Tolkien, ed i flashback storici riprendono palesemente Forrest Gump. Ed il grande elemento di forza del film è proprio l’intreccio tra la storia presente (ovvero quella che si sviluppa dalla fuga) e la storia passata, passando velocemente dagli involontari torti alla mafia ad i festini alcolici con Stalin, impregnando il tutto con un ritmo incalzante e pochi momenti morti. Herngren mette a punto dunque una commedia grandiosa, dove le gag comiche, che vanno a ripescare vecchi generi, vengono protratte con grande sicurezza da un dinamismo efficacissimo, dove le folli risate ogni tanto si abbandonano alla smorfia di perpetuo sorriso che è compito della commedia stampare sul volto dello spettatore.
Nell’epoca il cui la grande commedia d’autore sembra monopolizzata dalla Francia e, bisogna dirlo, con qualche spunto qua e là nella cosiddetta “nuova commedia all’italiana”, all’improvviso dalla Svezia arriva questo capolavoro “sui generis”, dove il risultato sfiora la perfezione.
(pubblicato su dreamingcinema.it)
Antonio Romagnoli