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IL CENTENARIO CHE SALTÒ DALLA FINESTRA E SCOMPARVE (The 100-Year-Old Man Who Climbed Out the Window and Disappeared)

Creato il 20 aprile 2014 da Ussy77 @xunpugnodifilm

39513-80143Il bestseller di Jonasson non risalta sullo schermo

Basato sull’omonimo bestseller internazionale, Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve fatica a farsi accattivante a causa della volontà di virare in direzione della demenzialità.

Il giorno del suo centesimo compleanno Allan Karlsson decide di fuggire dalla casa di riposo in cui vive per riacquistare la libertà. Giunto alla stazione degli autobus entra in possesso di una valigia, che una volta aperta (insieme a un contadino) rivela il suo contenuto: 50 milioni di euro. Purtroppo la valigia appartiene a un boss della malavita, che comincia a darle la caccia. Nel mentre Allan ricorda spezzoni della sua incredibile vita: dalla passione per gli esplosivi all’amicizia con Franco, dal lavoro al progetto Manhattan alla collaborazione con Stalin, dal controspionaggio all’involontario ruolo nella caduta del muro di Berlino.

Commedia classica che sdoppia il binario narrativo e non riesce a coinvolgere pienamente, Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve basa il suo intento narrativo sulla casualità della vita e non trova il filo conduttore che può produrre nello spettatore reale interesse. È questo il difetto della pellicola diretta da Felix Hengren, che trova terreno fertile dalle parti della convenzionalità, piuttosto che nella ricerca di innovazione. Eppure le premesse c’erano tutte: la vicenda di un centenario (in salute) che ha vissuto un’esistenza oltremodo surreale e che ha segnato la Storia mondiale. Insomma un Forrest Gump agèe, che serenamente fugge dalla sua prigione (la casa di cura) per sentirsi nuovamente libero. E bisogna ammetterlo: le sequenze in cui la voce fuori campo accompagna i ricordi di Allan Karlsson sono ben curate e ironiche. Purtroppo è la vicenda principale, da cui tutto prende il via, che rasenta la demenzialitá spicciola e che fatica ad accompagnare in modo convincente il vivido flusso di ricordi del protagonista. Materia prima modellabile, il romanzo scritto da Jonas Jonasson si smarrisce nell’incapacità di tratteggiare il caso e il destino di un “giovane” centenario, che osservandosi malinconicamente i sandali ai piedi decide di continuare a vivere e a farlo in piena libertà.

Prendendo spunto dalla comicità classica, Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve segue la parabola ingenua di Forrest Gump, ma non ne possiede l’identica forza espressiva. Difatti la pellicola predilige lo slapstick e le gag unidimensionali, piuttosto che la creazione ad hoc di situazioni divertenti. Ed è questo un limite del film, che spinge, forzatamente, sul tasto dell’ilarità demenziale piuttosto che sul genuino e ingenuo muoversi del protagonista attraverso la Storia (con una predilezione per le dittature).

Pellicola altalenante e che soffre numerosi momenti di stanca, Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve perde una sana occasione per scansarsi dalla convenzionalità narrativa, inseguendo gag fine a se stesse e stiracchiate piuttosto che una comicità intelligente.

Uscita al cinema: 24 aprile 2014

Voto: **


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