In questi anni sono circa 253 le donne che si sono rivolte alla struttura; chi chiede aiuto all’associazione sono donne che subiscono ogni sorta di violenza: da quella psicologica a quella fisica, senza dimenticare quella economica e sociale. Erinna, nel corso degli anni, è diventato il più forte, se non il solo, punto di riferimento per le donne che giorno dopo giorno si sentono abbandonate da un sistema che non le tutela. Il centro antiviolenza, con il lavoro di volontariato e con il patrocinio legale gratuito ha garantito , in modo costante, l’accoglienza ed il sostegno a molte donne in difficoltà, aiutandole ed incoraggiandole a ricostruire la propria vita.
La politica ha il dovere di investire su queste figure che hanno già troppo sofferto,sul loro lavoro, sulla loro vita, sulla loro serenità. Non è accettabile che su questo si operino dei tagli senza preoccuparsi delle conseguenze che decisioni di questa natura comportano per la vita delle persone in difficoltà. Il sostegno che Erinna offriva alle vittime di violenza serve soprattutto per abbattere questo quel muro di gomma che spesso si erge in situazioni di disagio familiare.
La chiusura del centro costituisce una degenerazione pericolosa per le conquiste fatte in termini di pari opportunità.
Da attenti naviganti della nostra immensa rete, abbiamo notato i diversi appelli a tutela di Errina e, addirittura un gruppo a suo sostegno in FB e, noi, almeno moralmente vi invitiamo a sostenere questa importante causa.
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