Il “charlie” ucraino con croce uncinata

Creato il 17 gennaio 2015 da Albertocapece

La scritta dice: il capo del governo Ucraino fa il saluto hitleriano accanto al leader fascista Tjagnibok

Mentre nuove cellule jahidiste, del tutto sconosciute o ignorate fino a ieri vengono improvvisamente e provvidamente scoperte da poteri che dipendono ormai completamente dalla droga della paura pubblica e privata, un’episodio sconcertante è passato sotto silenzio. Et pour cause, visto che il protagonista è quell’ Arsenij Jacenjuk, premier dell’ Ucraina per grazia di Washington e volontà di Soros, che, impossibilitato a partecipare personalmente per impegni precedenti, ha mandato il presidente cioccolataio Poroscenko a marciare nella sceneggiata dei 40 leader a Parigi, protervo e incredibile paladino della libertà.

Ebbene Arsenio, alias je suis charlie, come se nulla fosse ha ribaltato la storia prima ancora dell’attentato e ha sostenuto alla televisione tedesca Ard che “Tutti noi ricordiamo chiaramente come l’Urss abbia invaso la Germania e l’Ucraina e dobbiamo evitare che ciò si ripeta. Nessuno ha il diritto di riscrivere gli eventi della Seconda guerra mondiale (sic!) , ma Putin sta cercando di fare esattamente questo”. Ora se c’è una cosa incontestabile è proprio che sia stata la Germania ad invadere l’Urss con la quale esisteva peraltro un patto di non aggressione. Era lo scopo conclamato di Hitler il quale non solo intendeva distruggere il bolscevismo, ma voleva strappare enormi territori ad oriente per il suo lebensraum. Tuttavia questa ulteriore enormità negazionista del governo nazi liberista di Kiev è passata completamente sotto silenzio, grazie al favore illimitato e sfacciato di molta parte del gruppone farsa messo insieme da Hollande dopo l’attentato al Charlie Hebdo. Certo quell’ensemble non mancava di canaglie e personaggi distanti anni luce dall’idea di libertà, ma con Poroscenko, emissario di un primo ministro, fresco di incredibili e inaccettabili manomissioni della storia, si è davvero toccato il fondo. A meno che la sua presenza non fosse a titolo di satira.

Questo a dimostrazione che gli attentati a Parigi sono stati due: il primo compiuto dai jahidisti, il secondo dall’oligarchia europea decisa a sfruttare fino in fondo gli eventi per distrarre i cittadini, annegare le proprie colpe e i propri disegni dentro l’enfatizzazione di un nemico esterno che faccia dimenticare quello interno. Non si può spiegare in altro modo il silenzio tombale su dichiarazioni così compromettenti e così apertamente ultra naziste di un primo ministro fantoccio. Se poi lo si invita anche a marciare, sia pure per interposta persona, in promenade libertarie, senza minimamente curarsi di esprimere qualche dubbio sulle sue tesi e il suo prorompente filo nazismo, significa che ci vogliono prendere in giro.

Non c’è dubbio che la ventata di terrorismo sia aria purissima per elite mediocri, subalterne, arroganti e oligarchiche, ossigeno politico buono a mettere una pezza sopra i catastrofici errori che hanno commesso e che adesso rischiano di rivoltarsi contro di loro. Prima hanno globalizzato tutto nell’interessata e perversa illusione che tutto potesse e dovesse essere l’occidente dei ricchi e adesso scoprono la guerra di civiltà.


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