Il cibo per una food blogger

Da Traveltotaste

Non ricordo esattamente quando ho iniziato ad appassionarmi al cibo ma so che quando ero ragazzina mi divertivo a creare ricette di biscotti e dolci. Non ho mai avuto problemi nel mangiare. Solo due alimenti ho evitato a lungo perché da bambina li detestavo e all’asilo cercavano di farmi mangiare per forza, le carote cotte ed i cachi. Sulle prime mi sono ravveduta crescendo mentre i secondi non li tollero ancora adesso.

Assaggio da sempre per curiosità e perché credo che il gusto sia un veicolo molto potente per ricordare luoghi e situazioni. La vita ha poi voluto che ne facessi una professione e scrivessi di cibo, perciò ho affinato il palato ed imparato a prestare maggior attenzione ai dettagli ma il coraggio non mi è mai mancato.

Durante i miei viaggi, più o meno esotici ed avventurosi, non rinuncio a provare tutto ciò che capita e in genere vado contro le normali regole dettate da ogni guida.

Non è per fare l’alternativa a tutti costi ma non resisto se mi offrono una granita rinfrescante al lime e menta. Come si può evitare di mangiare un samosa caldo, anche se fritto in un olio che sembra quello per motori tanto è denso e scuro.

Un’insalata di papaya verde e gamberetti essiccati è l’ideale in una calda giornata thailandese, anche se preparata sul ciglio della strada. Il cocco, magari, è meglio comprarlo intero e farselo aprire al momento, piuttosto che acquistare uno di quei pezzi assediati dalle mosche. Le posate non hanno l’aria di essere appena uscite dalla lavastoviglie? Mangiate con le mani, il cibo ha un gusto migliore.

Mi raccomando però, prima di degustare è necessario annusare. Non rinunciate al piacere di farvi avvolgere dalla calda cannella, dal fresco cardamomo, l’energizzante melissa e da tutti i profumi sprigionati da ogni alimento che rimarranno irrimediabilmente nella memoria.

Non bisogna farsi spaventare da una bancarella per la strada, non succede niente di male se si beve un frullato di frutta in un bicchiere di vetro velocemente sciacquato. Lo street food ed i piccoli ristoranti locali sono garanzia di ingredienti freschi e cibi preparati al momento.

Il rischio, semmai, si corre nei ristoranti degli hotel internazionali dove preparano ingenti quantità di cibo per i buffet…sicuri che gli avanzi vengano buttati?



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