“Non ricordo la data precisa, il giorno, l’anno, il mese in cui ho iniziato senza volerlo la mia storia d’amore con Palermo. E’ stato un colpo di fulmine inatteso e raro, di quelli che capitano solo una volta nella vita.”
Palermo, si sa, è una delle città più belle ed amate della nostra Italia, ma in quanti ci sono stati e l’hanno realmente vissuta e scoperta in ogni sua piccola parte, conoscendone luoghi e persone?
Mari Albanese è tra queste ed oltre ad aver deciso di viverci se ne è anche innamorata in modo incondizionato, coraggiosamente, nonostante i suoi difetti e le sue assenze talvolta incolmabili.
L’autrice di “Il cielo sopra Palermo è sempre più grigio” (Qanat Edizioni, 2015) racconta la sua storia d’amore con il capoluogo siciliano, partendo dal principio, da quando, studentessa universitaria fuorisede, vi si trasferì.
Da questo momento in poi infinite furono le passeggiate, le esplorazioni di una città tanto carismatica da indurla, anni dopo, a trasferirsi definitivamente, come impossibilitata ad allontanarsi da essa. Ne scaturisce un affresco di Palermo in cui la città viene scoperta, girando per le sue stradine, osservandone gli abitanti, ammirandone monumenti e scene di vita quotidiana, ma evidenziandone anche aspetti negativi, seppure con rimpianto e tristezza.
“E Palermo muore sotto gli occhi stanchi dei suoi abitanti più accorti che invano cercano di sentire un ultimo respiro che rimane sospeso e che inciampa in maniera inesorabile sui denti della realtà.”
C’è anche la storia di questa città che ha subito l’influenza di altre culture, arabi e normanni in particolare, inglobandole con la sua in modo raffinato, creando con queste luoghi unici e angoli di bellezza difficilmente rintracciabili altrove.
E ci sono le storie di uomini e donne e di bambini che nell’antica città siciliana ci sono nati e ne condividono gioie e dolori, tra mafia, decadenza, sacrifici, odori e colori forti, voci e volti differenti.
“Come la tela di Penelope, qui si tesse tutto per disfarne ogni notte la maglia. Un gomitolo che si arrovella su se stesso da secoli senza mai spezzarsi. E messi dentro i maggiori boss palermitani, la mafia non conoscerà la sua fine. Qualcuno potrebbe dire che è ‘legge di natura’, ma noi pensiamo che la mafia non sia un destino.”
“Il cielo sopra Palermo è sempre più grigio” ci accompagna per mano in un viaggio senza fine, ricco di speranza e di desiderio che determinate situazioni si evolvano in positivo e che la città riesca a farsi amare ancora di più, e di splendide e vivide immagini.
A correlare le parole di Mari Albanese le splendide foto di differenti fotografi le quali offrono un piacevole riscontro visuale di ciò che l’autrice descrive con le sue parole.
Written by Rebecca Mais