Il cimitero senza lapidi e altre storie nere, di Neil Gaiman

Creato il 01 agosto 2014 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Titolo: Il cimitero senza lapidi e altre storie nere
Titolo originale: M is for Magic
Autore: Neil Gaiman
Editore USA: HarperCollins
Editore italiano: Mondadori
Pubblicazione in USA: 2007
Pubblicazione in Italia: 2007
Genere: Fantasy/Horror/Fantascienza
Racconti + una poesia
Pagine: 224

Trama:
Nobody Owens cade dal melo ai confini del cimitero, nel terreno sconsacrato dove sono sepolti i malvagi, e decide di donare una lapide alla strega che lo soccorre.
Jack incontra un troll sotto il ponte della ferrovia e da quel momento la sua vita sarà legata a un terribile patto di morte.
Un nobile cavaliere trova il Santo Graal nel salotto di una vecchina che non ha alcuna intenzione di spostarlo dal suo grazioso caminetto.
Tra l'horror, il fantasy e il giallo hard boiled, undici perle inedite per rabbrividire e sorridere. Racconti che, come scrive lo stesso Gaiman, sono "viaggi fino all'estremo opposto dell'universo che puoi fare con la certezza di essere di ritorno per l'ora di cena".

[...] - Come ti chiami? -
- Non ho una lapide - disse la ragazza. - Potrei essere chiunque, no? -
- Ma un nome devi averlo... -
- Liza Hempstock, se proprio vuoi saperlo, - fece lei, acida. - Poi aggiunse: - Non è chiedere troppo, vero? Qualcosa per segnare la mia sepoltura. Sono proprio qua sotto, vedi? Con nient'altro che le ortiche a indicare il punto dove riposo. - [...]

[Citazione presa da pag. 22]

Giudizio:
Il titolo originale dell'opera di Neil Gaiman che sto per recensire è "M is for Magic", pubblicata in italiano dalla casa editrice Mondadori nel 2007 e conosciuta nel nostro paese col titolo "Il Cimitero senza lapidi e altre storie nere". Inizialmente non è stato facile scegliere quale libro recensire perché sapevo a priori che non sarebbe stato affatto semplice parlare delle opere di quest'autore; sapevo che avrei perso le parole. Che sia per lo stile, per i suoi personaggi o per le sua capacità di far sprofondare il lettore in una storia del tutto nuova, penso che l'aggettivo che potrebbe definire perfettamente Gaiman nel complesso sia imprevedibile. In questo caso non è possibile fare uso delle tante etichette che solitamente lettori, critici e soprattutto editori usano per creare un po' di ordine nei generi letterari; molti di noi conoscono "scrittori di libri fantasy", "scrittori di libri per ragazzi", "scrittori di libri di genere drammatico" e così via... ma pochi di noi sono ancora in grado di concepire l'idea che possa esserci uno "scrittore", un autore che ha scritto tanti libri diversi. Una persona che scrive ciò che vorrebbe leggere, magari.
Ebbene... Neil Gaiman è uno scrittore. Potrebbe scrivere qualsiasi cosa senza curarsi del genere letterario in sé, perché preferisce costruire un mondo e una storia o un personaggio anziché seguire la massa. È per tale ragione che potrebbe essere definito imprevedibile.

I racconti in questione sono storie fantastiche con personaggi e situazioni diversi, senza alcun nesso logico che possa legare un racconto a un altro; e innovative se dovessimo prendere in esame i romanzi pubblicati negli ultimi anni, qualcosa di diverso dai soliti vampiri o dai fantasmi a cui siamo abituati. Qualcosa che non annoia. L'antologia contiene dieci racconti brevi e pare che uno di questi sia il "prequel" del romanzo autoconclusivo edito in Italia come "Il figlio del Cimitero"; Neil Gaiman ha deciso di continuare a narrare le vicende di Bod. I racconti che troverete nella raccolta, seguendo l'ordine delle edizioni curate da Mondadori, sono;
- Il cimitero senza lapidi - Il ponte dei troll - Non chiedetelo a Jack - Come vendere il ponte di Ponti - Ottobre sulla sedia - Cavalleria - Il prezzo - Come parlare con le ragazze a una festa - Avis Soleus - Il caso dei ventiquattro merli.
La scelta di Gaiman di voler pubblicare una serie di racconti tutti diversi e ambientati in luoghi diversi viene spiegata con una nota di nostalgia e divertimento nell'Introduzione.

"Da giovane, e davvero non sembra che sia passato tutto questo tempo, adoravo i libri di racconti. I racconti li potevi leggere dall'inizio alla fine, in quelle pause che avevi a disposizione per la lettura; durante l'intervallo al mattino o il sonnellino dopo pranzo, oppure sui treni. Prendevano l'abbrivio, si mettevano in moto e ti trasportavano in un nuovo mondo, per ricondurti sano e salvo a scuola o a casa nel giro di mezzo'ora o giù di lì. I racconti che leggi quando hai l'età giusta non ti abbandonano mai davvero".

Scrivere un racconto breve, a dispetto di ciò che potrebbe sembrare, è un'operazione abbastanza complessa. Si ha a disposizione uno spazio limitato, il che rende la scrittura una vera e propria salita scoscesa piuttosto che una passeggiata nel parco. In questi casi bisogna adattare le proprie idee a uno spazio minore rispetto a quello dispersivo del romanzo, bisogna creare dei personaggi e inserirne le descrizioni fisiche e psicologiche in poche righe per permettere sia allo scrittore che al lettore di affezionarsi a loro. Bisognerebbe, in breve, realizzare una storia che non sembri lasciata al caso.
Sono sempre pochi gli scrittori che riescono a dare vita e cuore ai personaggi con poche tracce d'inchiostro o a intrappolare il lettore in una ragnatela di descrizioni di un mondo surreale, magico; Neil Gaiman ha la capacità di rendere alla perfezione il carattere di un personaggio al termine di un dialogo banale, nel giro di poco, e dopo neanche un capitolo. Non perde mai tempo, descrive il tutto con semplicità e lascia che le caratteristiche del protagonista emergano spontaneamente al susseguirsi di ogni vicenda, quasi come se il lettore conoscesse già il personaggio come un vecchio amico e stesse solo cercando di approfondire la sua conoscenza. È il caso del primo racconto che ha come protagonista principale Nobody Owens.
Consigliato a chi ama leggere qualcosa fuori dall'ordinario; consigliato a chi ama le storie innovative, senza peli sulla lingua e con un tocco dark.

Sull'autore:
Neil Richard Gaiman (Portchester, 10 novembre 1960) è uno scrittore, fumettista, giornalista e sceneggiatore televisivo e radiofonico britannico. Tra i suoi romanzi si ricordano "Nessun dove" (Neverwhere), nato dalla sceneggiatura della serie televisiva della BBC Neverwhere, "Stardust" e "Good Omens", scritto a quattro mani con Terry Pratchett. Molte delle sue storie brevi sono state raccolte in "Smoke and Mirrors: Short Fictions and Illusions". Il suo romanzo American Gods venne premiato con l'Hugo e il Premio Nebula per il miglior romanzo. Ha collaborato con il musicista Alice Cooper, ed è stato menzionato nei primi tre dischi di Tori Amos, Little Earthquakes, Under The Pink e Boys For Pele. Nel 2003 ha scritto 1602 per la Marvel Comics, proponendo una versione alternativa dell'intero universo Marvel, ambientandone le origini nell'anno 1602. Sempre per la Marvel, nel 2006 ha sceneggiato la miniserie Eternals, disegnata da John Romita Jr., con protagonisti gli Eterni creati da Jack Kirby.
[Fonte: Wikipedia Italia]

Laura Buffa

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