Il cinema che verrà

Creato il 22 dicembre 2013 da Kelvin

'American Hustle' di David O. Russell

Sopravvivere al Natale: la missione di ogni cinefilo. Per questo nella settimana più infausta dell'anno, schiacciata tra cinepanettoni e pieraccionate, Solaris vi offre una speranza: dieci titoli da non perdere da Capodanno in poi, dieci film sui quali ci sentiamo di scommettere ad occhi chiusi e che non vediamo l'ora di ammirare e recensire. Nell'elenco mancano due 'pezzi da novanta', ovvero American Hustle di David O. Russell e The Butler di Lee Daniels, per il semplice fatto che usciranno appena dopo il brindisi di S.Silvestro, cioè il primo gennaio: insomma,ci siamo quasi. L'anno nuovo inizia davvero col botto per il grande cinema e tutti noi ci prepariamo ad un inverno scoppiettante che culminerà con la Notte degli Oscar 2014 (programmata per il 2 marzo). Tanti film per tutti i gusti, roba da leccarsi i baffi!

C'ERA UNA VOLTA A NEW YORK (di James Gray - uscita prevista: 9 gennaio)

Non fatevi fuorviare dall'insulso titolo italiano: James Gray è un regista coi controfiocchi (ricordate I padroni della notte e Two lovers?) e si cimenta per la prima volta con un soggetto non contemporaneo, raccontando una storia di migranti di inizio '900. Profondamente umano, socialmente rilevante, potrebbe essere la sorpresa dell'anno. Con Joaquin Phoenix e Marion Cotillard.


IL CAPITALE UMANO (di Paolo Virzì - uscita prevista: 9 gennaio)

A torto o a ragione, il film italiano più atteso del nuovo anno. Virzì è un regista discontinuo, che alterna ottimi film a titoli dimenticabili. Qui rischia grosso e fissa l'asticella molto in alto: tratto dall'omonimo romanzo di Stephen Amidon, vorrebbe essere una specie di trattato sulla cupidigia e il finto benessere della società contemporanea.Un thriller cupo e senza uscita, una grossa scommessa per il cineasta livornese.

THE WOLF OF WALL STREET (di Martin Scorsese - uscita prevista: 23 gennaio) 

Ancora DiCaprio-Scorsese: ormai una delle coppie più indissolubili e affiatate del cinema contemporaneo. Leo è Jordan Belfort, spregiudicato broker venuto dal nulla che diventa il re di Wall Street prima di essere incriminato per truffa. Ascesa e discesa agli inferi di uno dei personaggi più discussi e controversi del mondo della finanza: una specie di Gordon Gekko del ventunesimo secolo, con cui DiCaprio si appresta per l'ennesima volta ad inseguire l'oscar.

DALLAS BUYERS CLUB (di Jean-Marc Vallèe - uscita prevista: 30 gennaio)

La storia (vera) di Ron Woodroof, malato terminale di aids che non accetta di arrendersi all'impotenza della medicina 'ufficiale' e crea una propria terapia alternativa usando farmaci illegali, coinvolgendo altri pazienti disposti a seguirlo. Pellicola durissima e poco incline alla mediazione, con un Matthew McCounaughey finalmente all'altezza.


ALL IS LOST (di J.C. Chandor - uscita prevista: 6 febbraio)

Il Vecchio e il Mare: Robert Redford ogni tanto si ricorda di essere (anche) un grande attore, e qui è straordinario nella parte di un attempato uomo d'affari che, solo a bordo della sua piccola imbarcazione, si ritrova in balìa dell'oceano a causa di un incidente. Ennesima versione sull'eterno conflitto tra l'Uomo e la Natura: ma qui c'è un solo protagonista: il film è praticamente muto e la tensione si taglia a fette. PiùGravity che Vita di Pi, insomma. Non perdetelo.


MONUMENTS MEN (di George Clooney - uscita prevista: 13 febbraio)

Riuscirà George Clooney, finalmente, ad ottenere il rispetto e la considerazione che merita anche da dietro la macchina da presa? Noi ne siamo fermamente convinti da tempo, e questo film ci intriga: la storia di sette soldati americani, eruditi e colti, che affrontano un viaggio suicida in Germania per strappare a Hitler capolavori d'arte trafugati durante il nazismo. La trama assomiglia parecchio a quella diThree Kings, e non è per niente un difetto.


12 YEARS A SLAVE (di Steve McQueen - uscita prevista: 20 febbraio)

Il film che si annuncia come assoluto protagonista ai prossimi oscar, e che potrebbe consentire a Steve McQueen di scrollarsi finalmente di dosso un nome 'scomodo'. Dopo Django Unchained e Lincoln, quasi il capitolo conclusivo di un'ideale trilogia della schiavitù: negli Usa ha sconvolto molte coscienze, siamo curiosi di vedere come verrà accolto nella vecchia Europa.

  
INSIDE LLEWYN DAVIS (di Ethan & Joel Coen - uscita prevista: 20 febbraio)

Film che segna il ritorno dei Fratelli Coen ad atmosfere a loro più congeniali, dopo l'epopea de Il Grinta. La storia di un cantante folk squattrinato e romantico che ben prima di Bob Dylan provò (senza riuscirci) a conquistare il pubblico americano con le sue ballate tenere e nostalgiche. Affettuosi ritratto di un mondo che non c'è più.


HER (di Spike Jonze - uscita prevista: 13 marzo)

In un futuro asettico e non troppo remoto un computer sarà in grado di sprigionare emozioni e farci innamorare di lui: irriverente e dissacrante riflessione sull'invadenza della tecnologia e le sue conseguenza in una società ormai votata ai social network: Joaquin Phoenix (ancora lui, sì!) s'invaghisce della voce del suo elaboratore elettronico, gentilmente prestata da Scarlett Johansson.


GRAND BUDAPEST HOTEL (di Wes Anderson - uscita prevista: 20 marzo)

Europa, anni venti: in un immaginario albergo di lusso, a cavallo tra le due guerre, un austero padrone di casa e un giovane impiegato alle prime armi vedranno sfilare davanti ai loro occhi tutti gli avvenimenti che cambieranno il volto del vecchio continente. Stralunato, sospeso, onirico come tutti i film di Anderson, è però il suo titolo più ambizioso e personale. Grandi aspettative.


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