Non vado a vedere il 90% dei film tratti dai fumetti che escono.
Non ho visto Thor.
Non ho visto Capitan America.
Non ho visto Costantine
Non ho visto Spirit.
Ma, soprattutto, non ho visto Dylan Dog.
Ho peccato? Si, ho peccato. Perchè la donna che ami la devi amare anche se una sera è brutta.
Eppure io non ce la faccio.
Non si tratta di meccanismi narrativi diversi, non si tratta della difficoltà di portare su schermo ciò che era sulla carta e di come un tipo di narrazione su un supporto funzioni e su un altro no.
E' una questione di rispetto.
Il cinema rispetta poco, quasi nulla, il fumetto e suoi personaggi.
Luci basse, pochi soldi per la produzione, tizi che le dicono mettiti così, mettiti cosà. Che il pubblico vuole questo.
E tutte quelle belle idee, tutte quelle storie, le riflessioni, le sfaccettature, tutto quello che a noi appassionati di fumetto ci ha fatto amare quella ragazza, dove è finito? E noi, che siamo stati i suoi amanti e i suoi amici, che siamo tutti innamorati di lei in modo così assoluto da non essere gelosi e augurarci che tutti la possano conoscere...Noi, ci ritroviamo sparato in faccia, in qualche fredda multisala dal nome improbabile, il nostro amore del liceo, la nostra compagni di giochi, sul cartellone di un film porno, che ammicca, artificiosamente, spaventata, spaurita e persa. Così:
Disegno di Ferdinando Tacconi
L'eccezione in questo caso non conferma la regola, conferma la mortificazione.
Insomma, stasera butto i dadi della sopportazione sul tavolo della pazienza, sperando che esca sette o undici e non che esca io dalla sala a metà.
Il Cineglifo